Agli uomini difettosi che, come tanti gusci di lumaca vuoti ai bordi dei marciapiedi, sono diventati adulti e hanno lasciato qualcosa alle loro spalle, se ne sono andati perché giunti al limite della sopportazione
Agli specchi che non riflettono, agli echi che non tornano. Agli uomini difettosi che, come tanti gusci di lumaca vuoti ai bordi dei marciapiedi, sono diventati adulti e hanno lasciato qualcosa alle loro spalle, se ne sono andati perché giunti al limite della sopportazione. A coloro che non si aspettavano di trovare di meglio, ma sono partiti lo stesso, perché il viaggio era l’unica ragione. A chi è riuscito a fare a meno del senso, del significato profondo di ogni cosa, che non c’è. A chi guardava fuori seduto alla scrivania del proprio ufficio e ora non lo fa più.
Bestie ferite, predatori impauriti.
“Buonanotte”, suonava Brahms. Ed era per voi, anche.
Per voi una volta cresciuti, buonanotte e sogni d’oro.
Che queste ore di buio possano farvi riparo, possano restituirvi la calma per agire, per pensare bene, per rialzare la testa e procedere.
C’è un posto nel mondo per ognuno di voi, è disabitato, sfitto, abbandonato, o è occupato da un estraneo, a sua volta fuori posto.
La pace è come il denaro, si guadagna con la fatica.
Gabriele Serpe