Prosegue lo speciale "Sapori Superbi" dedicato alla #ItalyFoodWeek lanciata da Twitter. Oggi proponiamo la ricetta del castagnaccio a chilometro zero
Seconda giornata della #ItalyFoodWeek, l’iniziativa promossa da Twitter Italia, con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per celebrare le eccellenze del Made in Italy agroalimentare. Era Superba ha deciso di partecipare a questa iniziativa con uno speciale della seguitissima rubrica enogastronomica “Sapori Superbi”: ogni giorno, per sette giorni, una ricetta ispirata alle eccellenze del territorio.
Tema di oggi i prodotti a #kmzeroFW. E per sfruttare l’occasione, ci concentriamo su un “frutto” di stagione: le castagne. Ora che è tornato il sole, basta un giretto negli splendidi boschi dell’entroterra ligure e poi tutti ai fornelli a preparare il castagnaccio. “Ma non era toscano?” ci direte. Beh, provate a chiederlo ai poveri contadini dell’Appennino ligure del tempo che fu…
– 500 gr farina di castagne rigorosamente provenienti dai boschi liguri;
– 750 ml d’acqua (e comunque quanto necessaria per arrivare a un impasto quasi liquido);
N.B. Esiste anche la versione che sostituisce l’acqua con il latte.
– 75 gr di uvetta, 50 gr pinoli, 2 rametti di rosmarino o 1 cucchiaino di semi di finocchio selvatico,
– olio extravergine di oliva,
– sale
Mettere l’uvetta in ammollo nell’acqua tiepida per 10 minuti, poi scolare e asciugare con un canovaccio. Nel frattempo, setacciare la farina di castagne e versarla in una ciotola assieme a un pizzico di sale: aggiungere l’acqua, poco alla volta, per ottenere un impasto omogeneo e piuttosto liquido.
Intanto, passate al setaccio la farina di castagne e versatela in una ciotola ampia, aggiungete un pizzico di sale, e aiutandovi con un cucchiaio di legno aggiungete tanta acqua per ottenere un impasto scorrevole, quasi liquido. Aggiungete un cucchiaio d’olio, rimescolate per bene e lasciate riposare almeno un paio d’ore. Dopodiché, ungete una teglia larga e sottile, versate l’impasto, aggiungete l’uvetta, i pinoli e il rosmarino (in alternativa o in aggiunta, si possono usare dei semi di finocchietto). Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa mezz’ora. Gustate a piacere, freddo o caldo, magari con una pallina di gelato alla vaniglia a fare da contrasto o, se ne avete la possibilità (anche economica) un bicchierino di sciacchetrà.
Leggenda vuole che il rosmarino, più tipico della Toscana che della Liguria a dire il vero, abbia il potere di un filtro d’amore, e il giovane che mangi il castagnaccio ricevuto dalle mani di una ragazza, se ne innamori perdutamente. Non resta che andare a raccogliere castagne…o a comprare la farina.