Il festival si svolge a Genova dal 2005 e richiama persone da tutta Italia, è in costante crescita ed è riuscito a sopravvivere alla crisi che ha investito altre analoghe manifestazioni culturali. Abbiamo visitato i loro uffici e ci siamo fatti raccontare progetti e obiettivi per il 2014
Quante sono le iniziative culturali che si impongono nel panorama genovese, ne varcano i confini e si affermano a livello nazionale/internazionale? Qualche tempo durante #EraOnTheRoad siamo stati in Via Ponte Calvi 6, nella sede del Festival dell’Eccellenza Femminile (FEF), dove abbiamo conosciuto gli organizzatori della manifestazione, che si svolge a Genova dal 2005.
Con loro abbiamo parlato del lavoro di preparazione della IX edizione della manifestazione, che si svolgerà dal 14 al 25 novembre 2014. Tema di quest’anno sarà la “conciliazione”, una scelta da attribuire all’Unione Europea, che per il 2014 l’ha indicata come tematica da valorizzare in ambito lavorativo, famigliare e non solo. La scelta cade ancora più a proposito, se si pensa che nel 2014 ricorre il 20° anniversario dell’Anno Internazionale della Famiglia, iniziativa promossa dalle Nazioni Unite.
Nel frattempo, abbiamo parlato anche degli eventi “fuori festival”, che sono cominciati durante la prima settimana di marzo (9-10) e che proseguiranno fino ai primi di maggio, per accorciare i tempi fino all’avvio della manifestazione vera e propria.
Quello del FEF è un successo indiscusso, se si pensa che in Italia i festival nel corso degli ultimi anni sono moltiplicati, ma solo pochi riescono a sopravvivere alle edizioni successive. Soprattutto a Genova questa situazione è evidente: dal 2000 ad oggi sono nate molte iniziative, ma se ne sono consolidate poche, e poche sopravvivono, incrementando il numero di spettatori e aumentando l’offerta (oltre a FEF, il Festival della Scienza).
FEF è una manifestazione culturale nata nove anni fa che ruota attorno alla figura femminile: la donna, vista e interpretata in tutte le sue declinazioni, raccontata da altre donne e rappresentata sulla scena teatrale.
Il festival, come ci racconta la direttrice Consuelo Barilari, è nato dall’idea di allestire lo spettacolo teatrale “Matilde di Canossa” in giro per le città italiane, affrontando il tema della donna al potere, del segreto e della macchinazione: è la storia di una potente feudataria dell’Alto Medioevo, sostenitrice della Chiesa e del Papato, che ha acquisito un potere inconsueto per l’epoca ed è stata di assoluto primo piano in un momento storico in cui le donne erano considerate inferiori. Tra intrighi, dolori e umiliazioni, ha mostrato forza straordinaria e attitudine al comando, riunendo sotto il suo potere un regno che comprendeva tutti i territori a nord dello stato pontificio e che aveva il suo centro a Canossa. «Fu persino seppellita a San Pietro – racconta Consuelo – e lo stesso logo di FEF, con i melograni e la verga, rende omaggio alla sua figura: i due elementi simboleggiano rispettivamente la fertilità e il potere, finalmente coniugati nella sua figura».
In breve tempo il festival si è staccato dal progetto iniziale e ha iniziato a proporre già fin dalla prima edizione eventi collaterali rispetto allo spettacolo teatrale, con incontri, conferenze, proiezioni allo scopo di approfondire e attualizzare la tematica principale. Si era parlato, in quella prima edizione, di potere femminile nell’ambito lavorativo, di teologia e di temi cristiani; le tematiche si sono fatte pian piano sempre più specifiche e approfondite.
Per quanto riguarda il 2014, quest’anno la “conciliazione” verrà trattata in tutti i suoi significati e in tutte le sue sfumature. Ci saranno in totale 7 progetti durante tutto l’anno, da febbraio a settembre, e si ricalcheranno le orme dell’edizione precedente in cui sono stati proposti eventi come: Rassegna Teatrale sul Mito, “Il Mito e i Diritti”, legato agli eventi di Lampedusa; Premio Ipazia all’Eccellenza al Femminile Nazionale ed Internazionale; Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia; mostra Lady Truck, imprese eccellenti al femminile; progetto di Arte Contemporanea Svelamenti; progetto sulla città e la violenza sulle Donne Genius Loci; Show Cooking.
Si proseguirà sempre sulla scia dell’edizione 2013, con manifestazioni continuative, dal pomeriggio alla sera, dislocati in varie location (tra cui Palazzo Spinola, altri palazzi storici e istituzionali di tutta la città); non mancheranno gli ospiti internazionali, gli incontri, tavole rotonde e spettacoli teatrali, proiezioni in anteprima nazionale di film, presentazioni di libri e varie performance artistiche. Accanto alle donne, non mancano nemmeno gli uomini, presenti nelle iniziative dedicate all’approfondimento dell’evoluzione del ruolo maschile nella nostra società.
Per quanto riguarda il pubblico, ci si aspetta per questa edizione un incremento e si punta a superare il risultato di 20 mila persone raggiunto nel 2013, anno che ha consolidato nuove fasce di pubblico, non solo genovese ma proveniente anche da altre regioni. Infatti, ormai che si è consolidata, l’esperienza di FEF supera i confini genovesi e assume dimensioni nazionali, con eventi dislocati anche a Roma, alla Biblioteca e Museo teatrale del Burcardo.
All’interno di FEF è stato istituito il Premio Ipazia all’Eccellenza femminile nazionale e internazionale e alla Nuova Drammaturgia, dedicato a Ipazia di Alessandria, intellettuale poliedrica del III secolo d.C., filosofa, matematica e astronoma, considerata l’iniziatrice della scienza moderna. Il premio all’Eccellenza Femminile, istituito nel 2010 in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, è composto da due sezioni: una dalla risonanza internazionale, consegnato nel 2013 alla regista tedesca Margarethe Von Trotta; l’altro di interesse nazionale, assegnato alla giurista Eva Cantarella.
Il premio, come scrivono gli organizzatori sul sito di FEF, è il “riconoscimento per una donna che si sia notevolmente distinta ed abbia contribuito con il proprio operato al miglioramento culturale, sociale ed economico del proprio Paese e/o tramite le proprie battaglie, al progresso nell’ottenimento dei diritti femminili”. Tra le premiate più illustri delle passate edizioni, Carla Fracci, l’attrice Elisabetta Pozzi, le due blogger Lina Ben Mhenni e Asma Maafoz, rispettivamente di nazionalità tunisina ed egiziana, candidate nel 2011 al Nobel per la Pace, la poetessa Maria Luisa Spaziani.
Il Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia, invece, è stato istituito solo due anni fa e giunge quest’anno alla sua seconda edizione. Ideato dalla direttrice Consuelo Barilari nell’ambito dell’edizione 2012, lo scopo è mettere in contatto esperti nel settore teatrale con giovani attori e drammaturghi, creando nuove opportunità di lavoro e mettendo in risalto l’eccellenza femminile in campo culturale, economico, etico, scientifico, per contribuire alla lotta per la difesa dei diritti delle donne e della loro immagine del teatro e nello spettacolo.
Il tema dell’edizione 2014 è “Mi affermo, rinuncio, concilio? Amore, lavoro, società”: autori e autrici partecipanti proporranno testi con tematiche legate al mondo femminile e al tema principale.
Dopo l’uscita di un bando nei mesi scorsi, la presentazione ufficiale dell’evento quest’anno si è svolta a Roma il 13 marzo scorso, mentre un prossimo incontro si terrà a Genova mercoledì (26 marzo ndr), alla Biblioteca Museo dell’Attore di Via del Seminario. Altri incontri si terranno in tutta Italia da marzo a settembre, e parteciperanno critici, studiosi, docenti universitari, direttori teatrali, e altri addetti ai lavori, allo scopo di promuovere il bando, far conoscere le linee guida della produzione teatrale a livello nazionale e aprire un dibattito tra addetti ai lavori e pubblico sull’attuale situazione del Teatro.
Elettra Antognetti