Scultore e pittore belga, ha realizzato per Genova la particolare scultura di piazza Cavour, un dinosauro di copertoni emblema della quantità di rifiuti prodotti in un anno da ogni singolo cittadino
Serge Van de Put è un artista belga, nato ad Anversa nel ’58. Grande viaggiatore, attualmente vive in Liguria e, dopo aver esposto alla Biennale di Venezia nel 2009, ha realizzato un’opera per Genova, una grande scultura alta 4 metri e lunga 8, visibile all’ingresso del Porto Antico in Piazza Cavour. Talento poliedrico, realizza quadri, disegni, oggetti, ma è noto soprattutto per le sue sculture di piccole, grandi e grandissime dimensioni, queste ultime pensate per essere esposte all’aperto. La peculiarità del suo lavoro sta tutta nel materiale utilizzato: la gomma di vecchi pneumatici dismessi. Materiale flessibile (relativamente!) ma duraturo, conferisce alle sue creazioni un aspetto particolarissimo. L’abbiamo incontrato e ci ha raccontato il suo lavoro.
Può raccontare in breve il suo percorso artistico e come è arrivato a scegliere pneumatici per realizzare le sue opere?
Dieci anni fa mi trovavo in Marocco e lavoravo a Marrakech. Lì ho incontrato un ragazzo che lavorava la gomma: ho pensato subito che fosse un materiale molto interessante da usare per le mie sculture. Successivamente sono stato a Martinique e lì ho realizzato alcune sculture. Nel 2009 ho avuto l’opportunità, attraverso un contatto italiano, di esporre una mia opera di grandi dimensioni, L’Elefante, alla Biennale di Venezia. Dopodiché ho fatto diverse mostre in Italia, per esempio a Biella, Bergamo, Torino. Di recente ho comprato una casa a Savona e ho stabilito il mio studio ad Albissola Marina.
Per quanto riguarda i materiali, io procedo realizzando prima una struttura in metallo che poi ricopro completamente con gomme di moto e biciclette. Adesso le gallerie richiedono specialmente le mie creazioni in gomma, ma ho fatto anche quadri, sono un artista interessato a diverse possibilità.
Quali sono i suoi soggetti preferiti e perché?
Ho realizzato opere raffiguranti persone, ma le mie sculture rappresentano per la maggior parte animali, che sono anche i più richiesti; il cane è un animale che amo molto rappresentare.
Lei crea opere d’arte riciclando materiali molto inquinanti come le gomme usate. Spesso il suo lavoro viene interpretato come stimolo alla riflessione sul tema dei rifiuti e degli effetti catastrofici che questi hanno sull’ambiente. Lei ha sempre operato in questo senso, o è qualcosa che ha sviluppato col tempo?
Sono molto contento che il mio lavoro abbia assunto questa valenza; non ho cominciato precisamente con questo scopo, ma la gente guardando le mie opere ha visto questo, e io ora sono felice di contribuire in qualche modo al tema del riciclo.
Abita a Savona e ha lo studio ad Albissola. Ha esposto molte volte in Liguria, e per Genova ha realizzato di recente il “Rumentosauro Hugo”….come mai ha scelto la nostra riviera per la sua attività?
Semplicemente è capitato. Ho avuto l’opportunità di prendere casa a Savona e lavorare vicino a Genova, e mi sono detto perché no?
Venendo al mio dinosauro, nella sua pancia si vede un cumulo di metalli accartocciati: il loro peso corrisponde al peso medio dei rifiuti che ciascuno di noi produce in un anno. Ho fatto il Rumentosauro nell’estate 2011 e adesso è circa un anno che l’installazione si trova qui. Purtroppo non ha esattamente il contorno che avevo pensato: le transenne da lavori in corso tutto intorno e la mancanza di un’illuminazione serale sulla scultura la penalizzano un po’. È pensata in realtà per essere avvicinata, toccata e perfino scalata dalle persone; ho fatto la struttura solidissima proprio per questo.
Una curiosità: la gomma da pneumatico è un materiale anomalo in scultura. È molto difficile da lavorare?
Le gomme delle auto hanno un telaio in metallo che sarebbe troppo difficile da tagliare e lavorare nella forma che mi serve. Per questo io utilizzo esclusivamente gomme di moto e biciclette, che hanno al loro interno un telaio in nylon, molto più flessibile.
A cosa sta lavorando attualmente?
Ora ho appena finito di lavorare a una serie sui supereroi, con protagonisti cani vestiti come Batman, Zorro, ma anche Elvis Presley. La prossima mostra si terrà al Casinò di Venezia a metà giugno.
Claudia Baghino
[Foto e video Daniele Orlandi]
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