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Italia Nostra, Puc: dibattiti pubblici per evitare il rischio di nuove Acquasola

Due casi su tutti: Valletta Carbonara e Salita della Misericordia, due aree di pregio storico in cui è prevista la realizzazione di parcheggi e box interrati


28 Giugno 2012Notizie

Per far conoscere il suo punto di vista sul Puc (Piano Urbanistico Comunale), adottato sul finire dell’anno scorso dall’ex Giunta di Marta Vincenzi, l’associazione ambientalista Italia Nostra organizza per oggi pomeriggio alle ore 18, presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, un incontro pubblico volto a stimolare un confronto costruttivo che favorisca il coinvolgimento dei cittadini in merito al futuro assetto urbanistico della città.

In questa occasione saranno illustrate le osservazioni al Puc presentate da Italia Nostra e sulle quali – prima la giunta e successivamente il consiglio comunale – saranno chiamati a pronunciarsi nei prossimi mesi, decidendo se accoglierle o meno.
«Si tratta di una sorta di servizio che forniamo ai consiglieri, molti dei quali sono alla loro prima esperienza come amministratori pubblici – spiega Andrea Bignone, Italia Nostra – Nel Puc ci sono diversi aspetti migliorabili e, considerando che il piano accompagnerà la crescita della città per i prossimi 10 anni, secondo noi è necessario stimolare la partecipazione attiva della cittadinanza nei processi decisionali».

Innanzitutto si parlerà dei Distretti di Trasformazione – ben 38 quelli previsti nel Puc – ambiti particolari in cui non esistono prescrizioni precise e soprattutto si sconta l’assenza della necessaria trasparenza. «All’interno dei Distretti di Trasformazione, in realtà, esistono già alcuni progetti – sottolinea Bignone – il problema è che non vengono palesati. Il rischio è di ritrovarsi, nel prossimo futuro, con esempi di gestione sul modello degli Erzelli, ovvero senza nessun coinvolgimento dei cittadini. Noi, invece, vorremmo che tutto fosse fatto alla luce del sole, organizzando dei veri e propri momenti di dibattito pubblico».

Inoltre esiste anche un altro pericolo, come spiega ancora Bignone «Nel Ponente troviamo 6 Distretti di Trasformazione nel raggio di pochi Kilometri. In questo caso manca una visione organica. Considerati gli interessi dei privati rischiamo di veder replicati, in un’area dall’estensione limitata, i medesimi insediamenti, siano essi centri commerciali oppure parcheggi. Questo perché il Puc fornisce solo prescrizioni di massima che lasciano spazio a diverse interpretazioni. Secondo noi bisogna prevedere dei cosiddetti “progetti norma” che regolino i rapporti tra i vari Distretti».

Un altro aspetto su cui punta il dito Italia Nostra, è quello dei centri storici. Al plurale perche Genova è una città policentrica mentre il Puc sembra dimenticarsene «L’attenzione, infatti, è rivolta esclusivamente sul centro storico “principale” – spiega Bignone – La consapevolezza di avere a che fare con una città con tanti centri storici è un elemento fondamentale. Vuol dire in concreto difendere il nostro patrimonio, ad esempio istituendo zone dove sviluppare la “mobilità dolce”, modificando gli stessi stili di vita dei cittadini che vivono in queste aree».

Infine due questioni rilevanti – due “potenziali nuove Acquasola” le definisce Italia Nostra – due interventi urbanistici decisamente invasivi che insistono su aree di pregio storico, ovvero quella di Valletta Carbonara a Castelletto, la zona sotto circonvallazione a monte di proprietà dell’Istituto Brignole, un Distretto di Trasformazione in cui il Puc prevede la possibilità di realizzare parcheggi e l’area di Salita della Misericordia, in centro città vicino a via San Vincenzo, un ambito speciale dove l’ex amministrazione ha previsto la costruzione di box interrati sviluppati su 7 piani.

Per quanto riguarda Valletta Carbonara «Chiediamo alla nuova amministrazione di cancellare qualunque previsione di nuove costruzioni – spiega Bignone – e di lasciare al loro posto le serre comunali (ospitate in una parte del terreno di proprietà dell’Istituto Brignole, ndr) oppure favorire una riqualificazione dell’area destinandola alle esigenze del quartiere, sviluppando iniziative in collaborazione con cittadini e comitati».

Per Salita della Misericordia, invece, Italia Nostra chiede al Comune di bloccare l’iter dei lavori per i box «Questo è uno degli ultimi polmoni verdi rimasti nel centro città ed è anche un’area di interesse dal punto di vista archeologico, grazie alla presenza di elementi storici della vicina Villa Sauli – conclude Bignone – Noi speriamo che l’attuale amministrazione faccia un passo indietro rispetto alla scelta fatta da quella precedente. In caso contrario, per evitare uno scempio come quello dell’Acquasola, siamo pronti a fare ricorso al Presidente della Repubblica, seguendo la procedura prevista dalle norme per la tutela del patrimonio storico».

 

Matteo Quadrone

Foto di Daniele Orlandi


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