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Arriva l'ok della Provincia alla richiesta di deroga da parte della Regione. C'è tempo sino a martedì per terminare gli studi che dovrebbero definitivamente scongiurare il rischio chiusura e dimostrare la stabilità della discarica
La Regione Liguria chiede alla Provincia di prorogare di una settimana la sospensione dell’autorizzazione al ricevimento dei rifiuti a Scarpino. La Provincia accoglie la richiesta di Piazza De Ferrari e concede la deroga sino a martedì 10 giugno.
Un provvedimento, quello degli uffici regionali, resosi necessario dopo la mancata firma della deroga da parte del Sindaco. Il tanto atteso documento firmato da Marco Doria, che sarebbe dovuto arrivare fra la serata di martedì e la giornata di ieri, è rimasto nel cassetto, sembrerebbe a causa di un vizio normativo. Stando a fonti ufficiose, l’ordinanza del Sindaco sarebbe potuta arrivare solo in caso di comprovata emergenza per la salute pubblica della popolazione. Condizione che, a quanto pare, non sarebbe stato possibile dimostrare.
Questi giorni di deroga dovrebbero bastare ad Amiu per terminare lo studio per la messa in sicurezza della discarica e far rientrare l’allarme chiusura dopo i sopralluoghi della Protezione Civile. Questo il comunicato con cui la Provincia ha confermato il nuovo via libera per Scarpino.
“Sei giorni al massimo. La Provincia di Genova, su richiesta della Regione, ha concesso una breve dilazione – da oggi alle 24 di martedì 10 giugno – al provvedimento di chiusura della discarica di Scarpino. La decisione è stata adottata questa mattina, quando i tecnici si sono riuniti con il commissario Piero Fossati per valutare la richiesta regionale, motivata dalla necessità di poter avere i tempi necessari per definire nuovi accordi con la Regione Piemonte che permettano di smaltire nei suoi siti i rifiuti dei Comuni del territorio provinciale, escluso il capoluogo, che conferivano alla discarica di Scarpino. La discarica sarà utilizzabile sino a martedì prossimo anche dal Comune di Genova”.
“Intanto oggi a Scarpino inizieranno i primi rilievi anche gli esperti dell’istituto di ricerca per la protezione idrogeologica, centro di competenza della Protezione Civile Nazionale, che offriranno il loro supporto scientifico per valutare in collaborazione con i tecnici dei diversi enti le condizioni di stabilità della discarica”.