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Dopo lo studio sul trasporto pubblico e sull'utilizzo della tariffa integrata a Genova presentato da Comune, Regione e Università, arriva la risposta delle associazioni dei consumatori
La settimana scorsa Comune, Regione e Università hanno presentato uno studio sull’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale a Genova con particolare riferimento all’utilizzo della tariffa integrata treno – bus (qui l’approfondimento). A poche ore dalla presentazione, il CLCU (Coordinamento Ligure Consumatori Utenti) e ADIRCONS (Agenzia per i Diritti dei Consumatori), denunciando il mancato coinvolgimento nella fase di elaborazione dei dati, divulga un’analoga indagine “proposta online sul sito www.consumatoriliguria.it, dall’08 al 30 gennaio 2014 ed eseguita a costo zero per la collettività, con risultati di dati differenti, presentati in conferenza stampa”, si legge nella nota stampa. E ancora: “L’esclusione delle associazioni è avvenuta in deroga a quanto disposto dalle Leggi in attuazione attualmente in vigore”.
Le associazioni dei consumatori hanno dunque “proceduto per via autonoma ad effettuare un sondaggio on-line sulla utilizzazione dei servizi di trasporto nell’area metropolitana genovese in quanto l’amministrazione comunale le aveva escluse da quello promosso dal 18 al 28 novembre 2013, per altro limitato all’area urbana, che è costato 27.000 euro”.
“Sono state considerate quattro fasce di età (under 18; 19-26 anni; 27-65 anni; over 65) e si è analizzato separatamente l’utilizzo del biglietto singolo dal carnet (dall’aprile 2013 il biglietto singolo è titolo di viaggio che ha sia la versione di corsa “solo AMT” che “AMT Trenitalia”); si sono considerati i cinque bacini principali di mobilità al fine di valutare in maniera più diretta sia i comportamenti della tipologia di viaggiatori “one trip” che di quelli della fascia 19-26, analizzando inoltre la propensione alla mobilità per provenienza dal macro bacino”.
Il sondaggio in questione non è un’indagine CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) né un’indagine CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), bensì effettuato esclusivamente con accesso al sito www.consumatoriliguria.it “unicamente al termine della compilazione del questionario era richiesto di fornire l’indirizzo e.mail dell’utente; è quindi palese come il sondaggio non fosse predestinato a liste particolari di potenziali rispondenti”.
Le risposte fornite sono state 2551 e i valori raccolti sono stati ripartiti, per compararli con la ricerca del Comune di Genova, nelle fasce “genere”, “titolo di viaggio utilizzato”, “bacino di provenienza”, fascia di età”, condizione professionale”.
“Proprio sul punto focale del sondaggio, i dati delle Associazioni dei Consumatori differiscono dai dati ricavati dall’Università: sulle modalità di utilizzo dei mezzi di trasporto questo sondaggio evidenzia chiaramente che un terzo dei rispondenti (33,6) sceglie il sistema integrato mentre secondo il Dipartimento di Economia, l’83% dei viaggiatori utilizza esclusivamente mezzi AMT o Trenitalia. Quindi il risultato a cui si giunge dai dati dell’Università (17%) è esattamente la metà rispetto a quello in possesso delle Associazioni dei Consumatori. Si evince pertanto che la quota di genovesi che utilizza il biglietto integrato bus+treno è ragionevolmente più elevata”.
“È importante sottolineare che solo il sondaggio promosso dalle Associazioni dei Consumatori ha valutato anche il grado di soddisfazione ed i problemi riscontrati dagli utenti del trasporto pubblico. Appena il 10% dichiara che il servizio offerto risponde alle proprie aspettative mentre il 52% ne denuncia l’inadeguatezza. La frequenza dei mezzi di trasporto è il problema più sentito dai genovesi che non transigono sulla pulizia (60,8%) mentre solo, si fa per dire, il 49% si lamenta della puntualità”.
Metà uomini e metà donne non ci credo, quando prendo il bus ci sono quasi sempre molte donne e pochissimi uomini.