Martedì in consiglio comunale si è parlato di risparmio energetico grazie ad un'interrogazione del Movimento 5 Stelle: sono tanti i piccoli esempi di consumi inutili all'interno dei locali dell'amministrazione pubblica
Genova città smart? Non si direbbe, almeno osservando gli sprechi energetici che l’amministrazione pubblica perpetra in “casa propria” ovvero Palazzo Tursi, in Sala Rossa, negli uffici comunali, nei corridoi, nella bouvette e persino nei bagni.
«Genova è smart cities, però, alzando gli occhi vedo 120 lampade a fluorescenza che consumano complessivamente quasi 3000 Wh, sempre accese a far concorrenza alla luce del sole – ha esordito così il consigliere Stefano De Pietro (Movimento 5 Stelle) presentando un’interrogazione a risposta immediata (art. 54) per sapere dalla Giunta quali soluzioni intende adottare sul fronte del risparmio energetico – e non solo in Sala Rossa, l’illuminazione è continua, giorno e notte, praticamente ovunque».
«Si potrebbero sostituire con lampade al led – commenta il consigliere del M5S – Lo abbiamo sollecitato, ma manca la sensibilità necessaria, a tutti i livelli. Noi facciamo notare gli sprechi e la risposta è nulla».
«Il Comune invita i cittadini al buon comportamento di installare a casa propria le valvole termostatiche ai caloriferi (ossia quelle valvole che sentono la temperatura ambiente regolando in modo automatico il flusso d’acqua calda, interrompendolo se necessario), promettendo grandi risparmi di riscaldamento – continua De Pietro – ma negli uffici comunali del gruppo consiliare dove opero non sono state installate, anzi, le valvole manuali esistenti sono opportunamente bloccate. Abbiamo chiesto se era possibile installare delle valvole termostatiche ma ci è stato risposto che si deve attendere la gara di fine anno, per la gestione della climatizzazione, adesso non si può. E così trascorreremo un inverno con i caloriferi a palla e le finestre aperte».
«L’efficienza energetica non è solo una questione di soldi – aggiunge il consigliere M5S – Potremmo anche trovare un fornitore di energia più economico. Magari spenderemo meno denaro ma ciò non vuol dire che consumeremo minore energia. L’Unione europea vuole più attenzione sul fronte del consumo energetico, dobbiamo ricordarcelo».
Per la Giunta ha risposto l’assessore al Bilancio, Francesco Miceli «Il consigliere De Pietro solleva argomenti importanti. Io penso sia opportuno convocare un’apposita commissione per illustrare quanto si sta facendo in direzione del risparmio energetico».
«L’impianto di riscaldamento è vecchio e andrebbe modificato – aggiunge l’assessore – Considerata l’entità dell’intervento, allo stato attuale non è possibile sostituire le valvole. Possiamo intervenire dopo la stagione invernale, visto che sarà necessario svuotare l’impianto. In merito all’illuminazione bisogna sottolineare che esiste un’apposita normativa con precisi standard. Per ogni locale deve essere garantito un determinato livello di illuminazione. E ci sono luoghi che, secondo la normativa, devono essere illuminati 24 ore su 24. Al momento stiamo cercando di responsabilizzare i dipendenti dell’amministrazione affinché l’uso delle buone pratiche diventi consuetudine».
Matteo Quadrone
Foto di Daniele Orlandi