Il cantautore catanese racconta sé stesso e la sua musica: "Scrivo canzoni per spingere le persone verso ciò che non conoscono, per dar loro la forza di saltare nell'ignoto"
“Ci sono stati e ci saranno decenni nella storia capaci di dare respiro all’intera umanità, decenni in cui accade qualcosa insomma… e non è certo il caso di questi ultimi anni…”
Così Franco Battiato apre l’incontro organizzato dalla Fondazione Garrone. Un bagno di folla all’interno e all’esterno del teatro, a dimostrazione di quanto in tanti anni di attività il cantautore catanese sia stato capace di toccare la sensibilità delle persone.
“Io sto bene, ma non posso fare finta di niente. Non c’è gioia di vivere intorno a me, in qualunque città io vada. Bisognerebbe iniziare dall’asilo, insegnare la musica, le lingue e la spiritualità, perchè tutti abbiamo le stesse possibilità e non esistono differenze fra gli uomini. Se si basasse l’educazione su questi punti la vita sarebbe migliore, sono queste lke cose che davvero contano…”
Eppure tali aspetti dell’esistere sono sempre più distanti dalla vita delle persone: “Il vero problema è che ogni uomo ha terrore di quello che non conosce e preferisce vivere nel dolore con quello che conosce piuttosto che nella gioia con ciò che non sa. Io sono riuscito a fuggire da questa triste legge umana raggiungendo il culmine del dolore. A quel punto trovi le forze per fare il salto nell’ignoto… e non posso fare altro che augurarlo a chiunque. Questo è il vero motivo per cui scrivo canzoni, non lo faccio per me stesso, personalmente potrei tranquillamente farne a meno.”
“Ho sempre preferito la nicchia al successo. Quando negli anni settanta ho iniziato a vendere milioni di dischi ho fatto una brusca marcia indietro, ho sempre creduto che il mio mestiere non fosse quello di vendere dischi. Ciò nonostante non ho mai avuto problemi con l’industria discografica, ho sempre fatto quello che ho voluto e nessuno mi ha mai detto qualcosa…”
La conversazione tocca poi altri argomenti, intervallata dall’ascolto di alcuni brani di musica classica cari al cantautore… “La scienza mi appassiona quando non è ottusa. Il misticismo e la scienza oggi sono molto più vicini di quanto si creda, ma il buon scienziato deve avere l’umiltà di definirsi come colui che cerca e mai e poi mai come colui che sa, perchè bisogna accettare che ci sono cose che non si possono sapere e che non hanno spiegazione…”
Con la sua “Oceano di silenzio” che risuona nella mente dei presenti, Franco Battiato dedica un pensiero al silenzio… “Fa paura a tante persone. I bit ossessivi dai locali dei centri cittadini, la musica nei supermercati, per tanta gente rappresenta un sollievo. Io considero il silenzio come assenza di pensiero, non solo di rumore. Va allevato come un figlio, così dovrebbe essere per tutti noi… Studiarlo e avvicinarlo significa vivere meglio, il silenzio apre le porte al sacro. Personalmente la meditazione è il percorso che ho seguito per comprendere il silenzio.”