add_action('wp_head', function(){echo '';}, 1);
Regione Liguria presenta i dati dei dati sui rifiuti differenziati: Genova maglia nera è a rischio sanzione. Ma Amiu contesta i dati.
Amiu, però, contesta i dati: secondo l’azienda la raccolta differenziata a Genova nel 2016 non sarebbe al 32,89% come comunicato dalla Regione Liguria ma raggiungere la soglia del 39%. «I numeri forniti dalla Regione per il 2016– spiega il presidente di Amiu Marco Castagna alla agenzia Dire – fanno riferimento alla sola raccolta differenziata di Amiu contrariamente al metodo applicato negli anni precedenti ove si contabilizzava anche il contributo di soggetti terzi convenzionati che, storicamente, si attesta tra il 4% e il 5%». Peraltro, aggiunte il presidente di Amiu, i dati sarebbero comunque assolutamente sottostimati perché non tengono in alcun modo in considerazione i rifiuti prodotti e raccolti nel porto di Genova. Così non sarebbe possibile confrontare il dato 2015 che contiene il contributo di soggetti terzi con quello del 2016, come invece fatto dalla Regione Liguria. «Eliminando il suddetto contributo anche negli anni passati– prosegue Castagna- confrontando così i livelli annuali per dati omogenei risulta che nel 2014 la raccolta differenziata solo di Amiu era al 29,13%, nel 2015 30,16% e nel 2016 32,89%. Ecco, dunque, che anche in un contesto di assoluta emergenza, il dato è in costante crescita». A livello assoluto, lo scorso anno a Genova sono stati raccolte 287.287 tonnellate di rifiuti, di cui differenziate 94.492.
Sui rifiuti, quindi, la battaglia è decisamente aspra. In una campagna elettorale particolarmente priva di proposte concrete per la città, l’utilizzo dei dati sulla gestione della “rumenta” diventa campo di battaglia tra le forze politiche in gioco, con sponde più o meno evidenti: il dato certo è che su Amiu si tornerà a “combattere” molto presto, in un’estate che si preannuncio torrida.