La suggestiva dimora ed il suo splendido parco, vincolati dalla Soprintendenza, rischiano di essere stravolti dall'edificazione selvaggia
L’ennesimo bene pubblico vincolato finito in mano a privati, con il concreto rischio di uno stravolgimento della struttura edificata e del suo bellissimo parco, una storia che parte da lontano per approdare al solito destino. Parliamo di Villa Raggio, suggestiva dimora gentilizia sita nel quartiere di Albaro (via Pisa 56), che svolgeva una funzione pubblica, prima clinica per malati di tubercolosi, poi centro riabilitativo ortopedico e consultorio. Una villa donata oltre quarant’ anni fa da una famiglia torinese ad una precisa condizione: che fosse utilizzata a fini “socio-sanitari”.
Purtroppo però la Regione, proprietaria della struttura, alcuni anni fa ha deciso di inserirla nel patrimonio immobiliare dell’Asl 3 da dismettere per fare cassa e, nonostante nel 2008 il Tar avesse accolto una richiesta di sospensiva della vendita, presentata dagli eredi della famiglia torinese proprio facendo riferimento al “vincolo di destinazione a fini socio-sanitari”, ciò non è stato sufficiente a fermare l’operazione.
E così la villa, come molti altri immobili di tutta la Liguria – appartamenti, ex strutture ospedaliere, terreni – è finita nelle mani della società parastatale Fintecna che, tramite la sua controllata Valcomp due, si è occupata di trovare un acquirente per «un complesso immobiliare di elevata qualità con superficie lorda di tremila mq», come era possibile leggere nel 2010 sul sito web www.fintecnaimmobiliare.
Oggi sono partiti i lavori seguiti dallo studio immobiliare Bagliani e per il complesso monumentale – che ancora conserva preziosi affreschi, statue sul colonnato del tetto e splendidi alberi nel parco – sono previste opere di ristrutturazione, cambio d’uso, frazionamento, ampliamento, sostituzione edilizia, realizzazione di piscina pertinenziale e parcheggi a raso.
«Hanno predisposto un aumento dei volumi delle unità abitative fino a 20 – spiega Bianca Vergati, Sinistra Ecologia e Libertà, consigliere del municipio Medio Levante – la demolizione e ricostruzione della dependance, un’alterazione del tetto edificato antico». Come segnalato da alcuni cittadini «Una parte di pittura a piano terra, il cosiddetto “grottesco”, è già stata distrutta – continua Vergati – e c’è forte preoccupazione per l’intervento in atto sull’edificato antico e sul parco. All’interno, infatti, par di capire che conserveranno solo lo scalone. Aumenteranno l’attico e gli scantinati e da quest’ultimi ricaveranno gli appartamenti. Ma non solo, saranno realizzati 48 parcheggi a raso e una piscina nel parco della villa».
A lasciare perplessi però è il modo in cui è stata concessa l’autorizzazione a costruire da parte del Comune di Genova, come spiega Andrea Agostini di Legambiente «La decisione degli uffici comunali è stata presa la mattina del 7 dicembre 2011 mentre si sapeva che nel pomeriggio sarebbe stato approvato il Puc (Piano Urbanistico Comunale) che per quell’area prevede una norma di salvaguardia. E ancora una volta a Genova vengono concessi permessi di costruire su beni vincolati».
Villa Raggio nelle cartografie del Puc licenziato dal sindaco Marta Vincenzi, infatti, è “rossa”, ovvero “elemento storico-artistico rilevante”, all’interno del Sistema delle ville e parchi storici di San Luca d’Albaro-Puggia (Norme di Conformità, Ambito di Conservazione), con disciplina paesaggistica puntuale a tutela dell’edificato antico e della conservazione del verde nell’originaria consistenza. Ed occorre sottolineare che anche nel Puc precedente Villa Raggio è tra i beni vincolati e salvaguardati.
«I tecnici hanno autonomia rispetto agli organi politici – precisa Agostini – ma in questo caso una loro autorizzazione, concessa a poche ore da una decisione politica, contrasta nettamente con le linee dell’amministrazione. Tutto ciò francamente è paradossale».
Inoltre il complesso monumentale di Albaro, come altre numerose ville storiche genovesi, è vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria. Villa Raggio è sottoposta a vincolo di cui al Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, articolo 136 “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico”, lettera a) “le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica”; e b) “le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune bellezza”.
«Il vincolo è stato accertato anche nel permesso a costruire stilato dall’ufficio Approvazione Progetti del Comune – spiega Vergati – In tale permesso si cita il vincolo e si legge “visto il parere favorevole a condizione espresso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria”».
La domanda da porsi, secondo il consigliere del municipio Medio Levante, è la seguente «Com’è possibile concedere un aumento di volumi e consentire lo stravolgimento del parco di Villa Raggio considerando l’esistenza del vincolo? In pratica non si comprende quale potere d’azione abbia quest’ultimo. A tale scopo ho chiesto alla Soprintendenza di verificare la conformità dell’intervento che si sta eseguendo su Villa Raggio».
E con una punta polemica, Agostini aggiunge «Anche il parco dell’Acquasola è vincolato, eppure la Soprintendenza non è intervenuta. Abbiamo visto tutti come è andata a finire: la Cassazione ha confermato il sequestro del cantiere».
Matteo Quadrone
Io ci abito affianco, stanno distruggendo tutto, scavano con gigantesche ruspe e disboscano giorno dopo giorno potando alberi sanissimi sino all’osso senza apparente senso – se non quello di farli morire-. L’altro giorno un signore si aggirava tra gli alberi nella parte di parco che si affaccia dove abito con una bomboletta spry e ho visto che ha fatto un circolo giallo intorno al tronco di alcuni di essi…..ho pensato al peggio.
Dall’alto continuano a far scendere quintali di detriti.
E’ una tristezza, nel parco la sera c’erano le lucciole e si vedevano e sentivano specie di uccelli stranissimi. Una volta tornando a casa mi era capitato di vedere un riccio nel vialetto che era uscito dal parco… Ora tutto tace. A parte il frastuono delle ruspe.