Dopo anni di tentativi, il Comune di Genova riesce a (s)vendere l'immobile di via Bertani al fondo immobiliare Invimit. Prevista struttura ricettiva per studenti, ma non solo
Lo stabile di via Bertani 1 è stato ceduto: dopo anni di tentativi falliti l’amministrazione comunale ha individuato l’acquirente nel Fondo I3 Università di Invimit SGR SpA la società, costituita con decreto del Mef (Ministero dell’econmia e delle finanze), autorizzata alla prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio dalla Banca d’Italia. Il prezzo della transizione ammonto a circa 3,4 milioni di euro, ben oltre la metà di quanto ipotizzato negli anni scorsi.
Il destino dell’immobile, un tempo sede della facoltà di economia e successivamente divenuto prima “tetto” del collettivo Buridda, pare sia quello di diventare un polo di ricettività, in particolare per l’accoglienza universitaria.
Il Fondo istituito da Invimit, società interamente partecipata dal Tesoro, è lo strumento finanziario creato per acquisire immobili di proprietà pubblica sparsi per il territorio italiano, al fine di “modernizzare il sistema universitario e della ricerca, attraverso la gestione e la restrutturazione di residenze adeguate alla domanda degli studenti fuori sede” come specificato nel sito web della società. In particolare il fondo I3 Università prevede “azioni tese alla valorizzazione e alla riconversione degli immobili acquisiti dal Fondo oltre ad attività finalizzate alla ottimizzazione della redditività del portafoglio locabile e alla dismissione degli asset non valorizzabili e pronti alla vendita”. In altre parole non viene esclusa la cessione a privati di parte del patrimonio acquisito, come successo già per alcuni immobili a Torino, come rilevato dalla commissione parlamentare Finanze e Bilancio del 21 dicembre 2016.
Al fondo partecipano anche enti di previdenza, come l’Inail, con una percentuale che per legge non può superare il 40%: stando alle cifre fornite dal governo a marzo erano circa 670 milioni gli asset gestiti da Invimit, a fronte dei quali a breve saranno messe sul mercato delle quote.
In altre parole, quindi, l’edificio di via Bertani è parte ora di un asset immobiliare molto ampio, i cui dividendi sono sul mercato finanziario mondiale. Nella buona come nella cattiva sorte. Quale sarà il ritorno per Genova sul lungo periodo?
Nicola Giordanella