Ma per il momento sotto i tendoni dei giardini Caviglia sono ospitati i commercianti del sottopasso Cadorna (devastato dall'alluvione dello scorso novembre) che ancora attendono di poter riprendere il loro posto
Il Comune sta studiano la possibilità di realizzare in viale Caviglia, tra piazza Verdi e piazza della Vittoria, 250 posti per mezzi a due ruote e circa un’ottantina di posti auto, ricavati sacrificando una parte dei giardini. I parcheggi per le moto dovrebbero essere gratuiti mentre quelli destinati alle automobili saranno probabilmente soggetti al sistema “Blu area” vigente in tutto il centro cittadino.
Una trasformazione che si rende necessaria in un’area strategica, interessata dalla prossima apertura della stazione della metropolitana di Brignole (dovrebbe entrare in funzione a luglio), ma non solo, a pochi metri infatti sono in procinto di partire i lavori per il restyling della stazione ferroviaria di Brignole che cancelleranno i pochi spazi moto presenti nelle immediate vicinanze. Di conseguenza diventa fondamentale garantire maggiori aree di sosta per parcheggi di interscambio rispetto a quelli attualmente disponibili.
Inoltre, considerando la semipedonalizzazione dell’adiacente piazza Colombo, un nuovo parcheggio consentirebbe anche di rilanciare le attività commerciali della zona.
C’è però un “piccolo” problema, per il momento non ancora risolto dal Comune. Nell’area dei giardini di viale Caviglia infatti, oggi si trovano costretti a lavorare sotto tendoni provvisori, gli operatori commerciali che prima dell’alluvione del novembre scorso erano ospitati nel sottopasso Cadorna. Nonostante vari incontri con l’amministrazione comunale la questione non ha ancora trovato una soluzione e i commercianti lanciano l’ennesimo grido d’allarme «I progetti per i negozi sono già pronti, pagheremo noi i lavori di ristrutturazione che poi ci saranno dedotti dagli affitti. Tutto questo è scritto nero su bianco in accordo con il Comune ma mancano ancora le firme di alcuni assessori per poter finalmente partire e, nel giro di tre mesi, tornare a svolgere la nostra attività con maggiore serenità. Ma evidentemente in periodo elettorale gli esponenti politici sembra non abbiano “tempo da perdere”…».
Matteo Quadrone