Le vecchie cabine per telefonare non servono più? Macché: a New York giocano al recupero creativo e le riempiono di libri
Bisogna essere assai creativi nonché rispettosi dell’ambiente per ideare nuove formule di recupero di spazi che finirebbero altrimenti abbandonati o dismessi: è il caso delle cabine telefoniche, ormai utilizzate da pochissime persone e che in molti Comuni stanno lentamente scomparendo.
Da New York arriva una curiosa quanto interessante via per non rendere inutilizzati questi “pezzi di vita” che prima dell’avvento dei cellulari erano più che mai utili e preziose per tutti noi: riempirle di libri e trasformarle in aree per il bookcrossing. Un’idea dell’architetto John Locke che coniuga tre elementi importantissimi: cultura, recupero creativo, arredo urbano.
Che ne pensate? Vi piacerebbe un progetto come questo anche a Genova?
Marta Traverso