Il numero delle madri sole è in crescita in tutti i paesi avanzati e industrializzati e sono necessarie misure in loro favore
Priorita’ sulle liste d’attesa per l’assegnazione di abitazioni alle madri sole, agevolazioni fiscali per le famiglie monoparentali, accesso alla formazione professionale e a borse di studio mirate per mamme nubili, vedove o separate.
Questi alcuni punti della risoluzione approvata sul finire di ottobre dal Parlamento europeo sulla situazione delle madri sole nella Ue.
“Questa relazione – ha detto la relatrice, Barbara Matera (Ppe), vicepresidente della Commissione Diritti della donna e uguaglianza di genere – ha l’intento di individuare misure a favore di donne vulnerabili come le madri sole mediante, ad esempio, l’accesso prioritario agli asili nido, agli alloggi temporanei, oppure a forme di lavoro part-time per avere un miglior equilibrio tra vita professionale e familiare”.
“In questo momento – ha continuato Matera – il cinque per cento della popolazione europea femminile e’ composta da madri sole, ed in alcuni Stati membri come l’Estonia e la Lettonia questa percentuale arriva al nove percento. Spesso sono falsamente stigmatizzate come ragazze giovani irresponsabili, mentre l’85% ha un’eta’ compresa tra i 25 e i 64 anni”.