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Mescolando esperienze e suoni diversi il gruppo genovese affronta temi attuali e assoluti come crisi, viaggio, ricerca, vita
I Magellano nascono a fine 2010 a Genova grazie all’unione creativa di tre musicisti e amici che – incontrandosi spesso «sotto i palchi» come racconta uno di loro – decidono di dare vita a un collettivo, qualcosa di diverso rispetto a ciò che ognuno di loro aveva fatto fino ad allora in ambito musicale. Provengono da esperienze molto diverse (crossover, hardcore, indie pop, cantautorato) e non amano definire in maniera precisa i confini stilistici della musica che suonano.
Senza imporsi particolari tabelle di marcia e in grande naturalezza cominciano a comporre, facendo uscire il primo singolo, “OK OK”, seguito a ruota dal secondo singolo “Il pasto di Varsavia” e dall’uscita del primo album “Tutti A Spasso” a fine 2012. «Il bello e il brutto di questo disco è che non è un disco – dice Alberto, già membro degli Ex-Otago e “coniglio rapper” del Chiambretti Night Show – ma un prodotto realizzato in viaggio, motivo per cui si chiama Tutti A Spasso: viaggio delle nostre vite, viaggio fisico, viaggio mentale. È un titolo dolce-amaro perché l’espressione “a spasso” è riferita sia alla gente che non lavora più sia alla vita del tour, che è appunto in giro, a spasso».
E ugualmente legato al tema dell’esplorazione, della scoperta e del viaggio è il nome che i ragazzi hanno scelto per il gruppo, in omaggio al celebre navigatore che compì la prima circumnavigazione del globo. «Il messaggio positivo insito nel disco è l’incitazione a muoversi, a fare qualcosa, a sopravvivere in questa nazione» aggiunge Alberto. Per l’estate 2013 il gruppo prevede di fare un nuovo video e portare in giro il progetto live coinvolgendo anche dei performers professionisti, nello specifico una crew genovese di ballerini hip hop (capitanata da Jacopo “Pillo” Pilloni) che si esibisce già in uno dei loro video: «Siamo dei marinai rodati – scherzano – ma il viaggio è appena iniziato».
Alberto “Pernazza” Argentesi: crooner e voce narrante
Danilo “Drolle” Rolle: batteria
Filippo “Filo Q” Quaglia: tastiere e voce cantante
Genere: hip hop, elettronica, reggae, lo-fi, dubstep, punk