La proposta di progetto prevede la realizzazione di un supermercato di 1330 metri quadrati adiacente ad un complesso residenziale con 75 alloggi, box e parcheggi
Nel 2005 l’assemblea dei soci deliberava di porre in liquidazione la società “La Piombifera srl“. Da quel momento lo stabilimento di via Lodi a Molassana è inutilizzato e oggi versa in uno stato di degrado e abbandono, presieduto da un custode e, notizia di cronaca di poco tempo fa, utilizzato come dormitorio abusivo. L’ex stabilimento è sito in prossimità della confluenza del rio Preli con il Bisagno, poco distante da via Piacenza sul versante in fronte alla chiesa di San Bartolomeo di Staglieno.
Parliamo di una superficie agibile pari a 6447 metri quadrati. La proposta progettuale che è pervenuta al Comune, e che nel corso di un’assemblea pubblica sarà presentata domani alla cittadinanza della Valbisagno, prevede la demolizione di tutti i volumi esistenti e, a seguito di bonifica ambientale, la ricostruzione nella parte centrale del lotto di un insediamento residenziale di 75 appartamenti, box e posti auto all’aperto per un totale di 4733 metri quadrati.
Un’architettura definita nei documenti “sostenibile”, ad alta efficenza energetica e caratterizzata dalla realizzazione di terrazzi, giardini, tetti verdi e, soprattutto, orti urbani. Inoltre, la soluzione proposta renderà disponibili aree per la realizzazione di servizi ed opere pubbliche, quali impianti sportivi ed ampliamento della via Lodi stessa nel tratto iniziale in prossimità di via Piacenza. Ulteriore intervento previsto è la messa in sicurezza del rio Preli il cui corso passerebbe proprio davanti al nuovo complesso residenziale.
Alcune perplessità: la Valbisagno è forse la zona di Genova con maggiore concentrazione di impianti sportivi, uno di questi è a pochi minuti a piedi dalla zona interessata dal progetto. Inoltre l’ampliamento del tratto iniziale di via Lodi sarebbe possibile solo dopo la demolizione dell’ex “Corriere dei Fiori”, area dismessa di proprietà pubblica che potrebbe essere sfruttata decisamente meglio. Infine, tali interventi non sarebbero a carico dei privati.
Ma non è tutto. Il nuovo Puc individua come funzioni principali per la zona residenze e parcheggi privati pertinenziali, ma la proposta di progetto prevede anche la realizzazione di un’attività commerciale, per essere più precisi, una media struttura di vendita alimentare. La variante al Puc sarà concessa, ma soggetta a osservazioni. E la prima osservazione la facciamo noi: ammesso e non concesso che sia sensato in quella zona costruire residenze (non lo è per quanto riguarda l’effettiva richiesta abitativa), che senso avrebbe un supermercato di 1330 metri quadrati in un’area servita già da molte analoghe strutture?
«Secondo me – dichiara Gianpaolo Malatesta consigliere comunale Pd da tanti anni attivo sul territorio della Valbisagno – non è logico pensare di inserire una struttura alimentare di questo tipo in un’area privata, soprattutto quando a pochi metri di distanza ci sono le Gavette e l’ex Corriere dei Fiori, aree di proprietà pubblica che devono essere riqualificate. Inoltre, la struttura alimentare non andrebbe a servire il territorio delle Gavette che richiede servizi, ma zone come ad esempio San Sebastiano che non soffre di carenze per quanto riguarda strutture di vendita alimentare.»
Insomma, quella della speculazione edilizia sembra al momento la prospettiva più credibile per quanto riguarda l’operazione riqualificazione dell’ex Piombifera di via Lodi. Ma la partita è tutt’altro che conclusa.