Con i "nuovi" parcheggi a Staglieno, il Comune si avvia a portare a termine il Programma operativo risalente al 2011 che aveva l'obiettivo di tenere le auto lontane dal centro e incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici. Ma non tutti a Tursi sono convinti dei risultati raggiunti
Genova prova a imitare le grandi città e a inseguire modelli virtuosi di mobilità sostenibile. Con un’attenzione sempre maggiore al rispetto dell’ambiente e a una limitazione del traffico urbano, diventa fondamentale la possibilità di lasciare i mezzi privati ai margini della città, per chi arriva da fuori o dalle periferie, e muoversi verso il centro attraverso un efficiente sistema di trasporto pubblico.
Se, per quanto riguarda il futuro di bus e compagnia tutto dipenderà dalla famosa gara per il bacino unico regionale (anche perché a fine anno scade il contratto di servizio tra Comune di Genova e Amt e, per legge, al momento non sarebbe più rinnovabile – Qui l’approfondimento), qualcosa si sta muovendo per organizzare un sistema di interscambio modale tra auto e mezzi pubblici, così come previsto dal Piano urbano della mobilità.
Come indicato nel Programma operativo di dettaglio risalente al 2011, infatti, oltre ai “nuovi” 104 stalli a Staglieno (uscita Genova Est) sono già attivi 128 posti al Molo Archetti di Pegli (zona di attracco della Navebus), e 137 stalli a piazzale Marassi in cui è possibile anche la più tradizionale sosta a pagamento “a rotazione”.
C’è poi la valorizzazione del polo di interscambio nella Fascia di Rispetto di Pra’, per 190 posti nel più complicato e complesso progetto del Por. Infine, è in via di ultimazione il famoso parcheggio di via Buozzi, di cui abbiamo già parlato approfonditamente in passato, nell’area sovrastante il nuovo deposito della Metropolitana, dotato di 175 posti auto che diventeranno particolarmente strategici una volta terminati i lavori di riqualificazione del nodo di San Benigno, in prossimità della barriera autostradale di Genova Ovest.
In realtà, un sistema di interscambio era previsto anche per piazzale Kennedy ma l’arrivo del Blue Print dovrebbe avere definitivamente fatto a rinunciare a questo progetto. A dirla tutta, ci sarebbe anche il “mitico” hub dell’aeroporto, con tanto di funivia per gli Erzelli e nuovo nodo ferroviario urbano, ma qui siamo ancora nella sfera della fanta-urbanistica.
«Prima di pensare a nuovi parcheggi di interscambio come quello di Staglieno – sottolinea il consigliere Gianpaolo Malatesta – bisognerebbe verificare il funzionamento di quelli esistenti. A Marassi, ad esempio, è sempre mezzo vuoto: mi sembra inutile crearne un altro nello stesso quartiere». Lapalissiano ma, forse, non così scontato.
A far discutere in questi giorni è soprattutto il nuovo parcheggio sulla piastra di Staglieno, all’uscita dello svincolo autostradale di Genova Est, realizzato in meno di un paio di mesi e costato poco più di 323 mila euro, finanziati dal ministero dell’Ambiente. Gli abitanti della zona, inizialmente, erano fortemente preoccupati dal rischio di trasformazione degli stalli gratuiti all’uscita dell’autostrada in Blu Area a pagamento. La Blu Area non ci sarà ma il pagamento, almeno in parte, sì.
«Non si tratta di una nuova Blu Area – spiega l’assessore alla Mobilità, Anna Maria Dagnino – ma della risistemazione dei parcheggi di tutta la piastra, risalente a un progetto del 2008 approvato dal ciclo amministrativo precedente, che prevede 200 posti liberi negli spazi più vicini alle case e 100 destinati all’interscambio». Un interscambio che fino ad ora avveniva in maniera gratuita ma che l’esigenza di Tursi di fare cassa ha costretto a una sua “istituzionalizzazione”. L’amministrazione, comunque, sta pensando a tariffe particolarmente vantaggiose per la sosta lunga e l’integrazione con il trasporto pubblico. Al momento solo in via sperimentale, si pagheranno 3€ per 24 ore di sosta e 1€ per 12 ore. Chi, invece, dovesse scegliere di lasciare l’auto nel parcheggio di interscambio e proseguire in città sui bus, esattamente come già succede per gli altri parcheggi di interscambio in città, pagherà solo 6€ per una sosta di 24 ore e un biglietto Amt giornaliero (che acquistato singolarmente costerebbe 4,5€). Parcheggio gratuito, infine, per gli abbonati annuali Amt.
«La modalità pensata per Staglieno – prosegue Dagnino – rappresenta un buon equilibrio tra le esigenze dei residenti e le necessità ambientali di tenere più lontano possibile dalla città il traffico privato». I cittadini, però, lamentano la perdita di 100 parcheggi fondamentali soprattutto nelle ore serali e chiedono, anche attraverso i consiglieri di opposizione, lo stop a questa sperimentazione che, invece, dovrebbe durare almeno 6 mesi. «Cercheremo una soluzione per il problema notturno – ha risposto l’assessore – ma va anche detto che da un costante monitoraggio del parcheggio, che proseguiremo anche in autunno quando i flussi sono nel pieno, i posti liberi non hanno mai registrato il tutto esaurito né di giorno né di notte». Intanto, oggi partono i lavori di riasfaltatura degli stalli liberi e, finché non saranno ultimati, anche l’accesso all’interscambio sarà gratuito.
L’opportunità di realizzazione del parcheggio di interscambio a Staglieno è stata a lungo discussa in Consiglio comunale, martedì scorso. La difende Simone Farello, capogruppo Pd sotto il cui assessorato venne presa la decisione di realizzare il parcheggio: «La richiesta di creare un polo di interscambio all’uscita di Genova Est era arrivata dagli stessi cittadini che oggi la contestano e fu oggetto di una trattativa istituzionale con il Municipio della Media Val Bisagno, nel corso della quale si decise anche di fermare la Blu Area in una zona più vicina al centro. A livello di trasporti, il parcheggio di interscambio ha più senso qui, all’uscita dell’autostrada, che non a Marassi dove era stato pensato come scambio interzonale per chi scende in centro dalle colline. La proporzione di 2 posti liberi su 3 che c’è a Staglieno è più che sufficiente: in altre realtà come Pegli, che hanno anche un’integrazione con il trasporto pubblico più debole, è molto più svantaggiosa. L’unica difficoltà è rappresentata dall’impossibilità di estendere la gratuità della sosta anche agli abbonati mensili». Quest’ultima è una problematica ben nota già per gli interscambi realizzati nel ciclo amministrativo precedente: tutto dipende dal limite dell’abbonamento mensile che al momento è solo cartaceo e non può essere caricato sulla tessera Belt, gestita dalla Regione, utilizzata invece per l’annuale e l’accesso gratuito al parcheggio.
Simone D’Ambrosio