Al via la pedonalizzazione di via Vallechiara che completa il percorso turistico da De Ferrari a Strada Nuova sino al borgo del Carmine. Poi la pista ciclabile in via XX Settembre. Al vaglio ipotesi corso Italia. L'assessore Dagnino: «Oggi si possono fare scelte di pedonalizzazione più coraggiose e impensabili fino a qualche anno fa»
Via Vallechiara, collegamento fra Cairoli/Zecca e il Carmine, resterà pedonale. Lo aveva anticipato la settimana scorsa l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova, Anna Maria Dagnino, e lo ha confermato ieri rispondendo in Consiglio comunale a un articolo 54 di Alberto Pandolfo (PD). La strada che collega piazza del Carmine a largo Zecca e permetteva a scooter e auto “in discesa” di evitare la rotonda di piazza dell’Annunziata verrà definitivamente interdetta al traffico veicolare. Attualmente ancora interessata da lavori che sono intervenuti sulle grandi utenze nel sottosuolo e sulla riqualificazione dei marciapiedi, quando riaprirà tra pochi giorni la stretta via sarà accessibile solo ai pedoni (che, a dire il vero, seppure lungo due passaggi non proprio agevoli, possono già percorrerla attualmente).
«Il traffico privato in città è in diminuzione – ha dichiarato l’assessore Dagnino – e oggi si possono fare scelte di pedonalizzazione più coraggiose e magari impensabili fino a qualche anno fa».
Il progetto rientra nel quadro di una più ampia riqualificazione di largo Zecca, in particolare dei marciapiedi antistanti la caserma militare e la scuola media superiore “Vittorio Emanuele II – Jacopo Ruffini”. «Il nodo di largo Zecca – ammette l’assessore – era molto problematico per la viabilità. Da molti anni giaceva una richiesta da parte dell’istituto scolastico di messa in sicurezza dell’unica uscita e tante erano le lamentele dei cittadini che ci chiedevano un intervento. In effetti, c’era molto disordine causato da sosta irregolare sui marciapiedi di auto e moto, presenza di cassonetti Amiu e, appunto, il viavai di circa 1200 alunni. Senza considerare che molti genitori passano da qui per portare i bambini alla materna del Carmine». L’intervento di riqualificazione, dunque, è partito dall’allestimento di un marciapiede rialzato, con tutte le dotazioni per i disabili, proprio davanti all’ingresso del Vittorio Emanuele perché, a detta dell’assessore, «è l’unico modo per combattere l’abusivismo della sosta». Si sta procedendo, poi, a una riorganizzazione degli stalli merci e a una sistemazione dei posteggi per i motocicli nell’adiacente via Targa, in modo da mettere in sicurezza anche l’accesso alla funicolare Zecca-Righi.
Una scelta che ha dunque l’obiettivo di migliorare mobilità e decoro urbano, ma che potrebbe rivelarsi indovinata anche per quanto riguarda l’attrattività turistica del centro cittadino e, in particolare, del borgo del Carmine: «Quando mettiamo in ordine un pezzo di città – dice l’assessore Dagnino – lo facciamo certamente per i genovesi ma laddove stanno bene i cittadini, la qualità della vita è migliore anche per i turisti». Le suggestive creuze del Carmine e la piazza del rinnovato mercato rimangono troppo spesso “tagliate fuori” dal flusso di turisti che da Piazza De Ferrari raggiungono via Garibaldi e via Cairoli. Da tempo commercianti e cittadini chiedono al Comune una segnaletica ad hoc che possa indicare il borgo ai visitatori. Un provvedimento che al momento non è previsto, ma la speranza è che il nuovo collegamento pedonale possa dare il via ad un processo virtuoso di valorizzazione di questa piccola perla cittadina incastonata alle spalle della Città Vecchia.
Nel corso dei lavori è stato necessario chiudere al traffico via Vallechiara anche per interventi programmati nel sottosuolo. «L’opzione della pedonalizzazione definitiva di via Vallechiara – spiega Dagnino – non era stata presa in considerazione fin dalle prime battute per il timore di un congestionamento del traffico sul nodo dell’Annunziata e di via delle Fontane. I numeri di queste settimane, però, ci hanno mostrato che questa modifica può assolutamente essere resa permanente». Certo, sarebbe stato meglio fare testare la ricettività del traffico in una giornata invernale di pioggia e non con il sole estivo ma, in caso di necessità, il Comune è pronto a fare marcia indietro. «Nella riqualificazione di via Vallechiara – prosegue l’assessore – abbiamo comunque lasciato un marciapiede rialzato più ampio rispetto a quello precedente e una sede stradale carrabile in modo che un domani possa essere provvisoriamente riaperta al traffico veicolare, in caso di emergenze».
Soddisfatto il consigliere Alberto Pandolfo che aveva sollevato la questione in Sala Rossa: «Si tratta di una scelta di buona amministrazione nella direzione della salvaguardia delle fasce più deboli – ha detto l’esponente del Partito democratico – che in questo caso sono gli studenti. Questi percorsi pedonali vanno replicati in altre zone della città che presentano occasioni simili a questa, con lavori di riqualificazione del territorio, da una parte, e possibilità di valorizzare luoghi di pregio bypassandoli dalla mobilità privata, dall’altra».
La pedonalizzazione di via Vallechiara, come detto, può rivelarsi strategica in funzione del tanto atteso completamento del percorso pedonale e di grande interesse turistico che da piazza De Ferrari conduce ai palazzi di Strada Nuova sino a scoprire lo splendido e caratteristico quartiere del Carmine, animato anche dalle tante iniziative del Mercato. In questa ottica e sempre a proposito di mobilità intelligente, l’assessore Dagnino ha anche confermato la prossima realizzazione della pista ciclabile di via XX Settembre che tanti dubbi ha suscitato in queste settimane. Due corsie, una in salita e una discesa, nel fulcro del centro cittadino che non sono destinate a rimanere isolate. Verso levante, infatti, è in fase di studio con la collaborazione del Municipio la prosecuzione del percorso lungo tutto viale Brigate Partigiane, dalla Stazione Brignole fino a piazzale Kennedy, che comporterà una riprogettazione delle aiuole nel tratto successivo alla Questura di via Diaz. Ma la grande novità sta nelle parole dell’assessore Dagnino che ha annunciato la possibilità di far proseguire il percorso in corso Italia realizzando una pista ciclabile sulla carreggiata a mare che verrebbe così totalmente interdetta al traffico: «Per il momento è solo un’idea – ha tenuto a precisare l’assessore – perché bisogna studiare la sostenibilità del progetto per il carico del traffico cittadino ma sarebbe bello rendere permanente ciò che ogni tanto avviene la domenica».
Verso ponente, invece, da piazza De Ferrari il percorso proseguirà all’interno del centro storico: qui, per una questione di spazi limitati rispetto a quanto previsto dalla normativa europea, la pista ciclabile non potrà essere visivamente delimitata sulla pavimentazione ma si procederà con un’apposita segnaletica. In fase di studio c’è la possibilità di allargare la pista a una corsia di via Roma per poi far scendere i ciclisti urbani lungo salita Santa Caterina, piazza Fontane Marose e raggiungere così via Garibaldi. Qui ci si innesterebbe nel percorso pedonale che arriverà fino al Carmine ma potrà proseguire anche fino a Castelletto, sfruttando l’ascensore di piazza della Meridiana, o al Righi attraverso la funicolare.
Il cuore della città, insomma, è sempre più orientato alla mobilità sostenibile. Almeno sulla carta. E, proprio in questa direzione si colloca un’altra interessante iniziativa che vedrà protagonisti i biker urbani della Valbisagno a partire dal mese di settembre: in occasione della settimana della mobilità sostenibile, infatti, verrà lanciato “Biketowork”, un progetto per condividere in bici il percorso da casa a lavoro. Lungo tutta la Valbisagno verranno create delle apposite fermate a cui fare riferimento per unirsi alla carovana diretta verso il centro cittadino: un passaggio ogni quarto d’ora, nell’arco orario di inizio mattina. Un po’ come avviene ormai in quasi tutti i quartieri con il Pedibus per i bambini che vanno a scuola. Perché muoversi insieme è più bello e più sicuro, soprattutto con le bici e lungo tratti cittadini cosiddetti promiscui.
Simone D’Ambrosio