La Commissione Urbanistica è orientata verso un progetto che escluda la piastra da 800 posti auto
Un altro colpo è stato inferto al progetto del nuovo porticciolo che dovrebbe sorgere davanti al Lido di Pegli. Anche se la questione rimane intricata e ancora non si vede all’orizzonte il profilarsi di una soluzione definitiva per una vicenda che va avanti da molti anni.
Dopo la sentenza del Tar che nel marzo di quest’anno ha bloccato il progetto della società Porto Pegli srl, annullando tutti gli atti e le delibere con cui Comune, Regione e Autorità Portuale l’avevano autorizzato, oggi in Commissione Consiliare Urbanistica a Palazzo Tursi, seppure in via informale, è emerso un sostanziale no alla realizzazione del porticciolo turistico da 630 posti barca e più di 800 parcheggi.
L’orientamento di massima della Commissione prevede la realizzazione di un progetto meno impattante dal punto di vista ambientale, che escluda la piastra da 800 posti auto e la conseguente cementificazione.
Presso la Conferenza dei servizi, ancora in fase deliberante, il Comune porterà questa istanza che ovviamente sarà inclusa anche nel nuovo PUC.
Quindi, il Comune fa marcia indietro, ma non è il solo.
La Regione Liguria, impegnata nella revisione del Piano di costa, pare anch’essa orientata in direzione di un progetto con meno riempimenti e coperture a mare.
E quest’ipotesi troverebbe d’accordo pure il terzo soggetto interessato, l’Autorità Portuale.
A questo punto la vicenda si complica e probabilmente darà il via ad un susseguirsi di ricorsi.
Per i cittadini e i comitati del Ponente questa è comunque una buona notizia.
Da sempre favorevoli a una riqualificazione del porticciolo hanno manifestato una decisa contrarietà al progetto Porto Pegli srl a causa dell’eccessiva cementificazione. Per gli abitanti la priorità è il prolungamento della passeggiata a mare fino alla fascia di rispetto di Pra.
E soprattutto un porticciolo “leggero” compatibile con la preservazione del litorale e che non preveda la costruzione di parcheggi sopra il mare.
Matteo Quadrone