Riattivato oggi il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio. La clausola sociale con la nuova ditta appaltante rimette "al lavoro" 15 persone
Torna operativo il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio, sospeso mesi fa in seguito alla crisi legata alla vicende giudiziarie della società appaltante. Il nuovo contratto di affidamento del servizio, grazie ad una clausola sociale, ha permesso ad una quindicina di lavoratori finiti senza impiego, di tornare a lavorare. Da oggi, quindi, per disfarsi di un rifiuto ingombrate basta una telefonata.
«Finalmente! La città attendeva da mesi la riattivazione di un servizio – commenta l’assessore all’ambiente del Comune di Genova Italo Porcile – così prezioso per i cittadini e per l’ambiente. In un momento di grande difficoltà Comune ed Amiu restituiscono ai genovesi la possibilità di smaltire i rifiuti ingombranti con una semplice telefonata. Ora occorre uno sforzo maggiore in termini di informazione e sensibilizzazione, unitamente a controlli e sanzioni più frequenti e più pesanti per chi continua ad abbandonare mobili e materassi sulle nostre strade. Insieme alle nuove isole ecologiche, all’allargamento della raccolta dell’organico, e alle raccolte domiciliari e condominiali, il ripristino del servizio di ritiro degli ingombranti, consente di mantenere la città più pulita, aumentare la differenziata e favorire riuso e riciclo dei materiali. Con il valore aggiunto, in questo caso, di restituire il lavoro a chi lo aveva perduto».
Il lavoro operativo sarà svolto dalla cooperativa sociale onlus Archimede di Scarperia e San Pietro (Firenze), che si è aggiudicata la gara per la durata di due anni (valore 1,5 milioni di euro). Il nuovo affidamento del servizio prevede l’assunzione dei lavoratori ex Switch e Giglio, già impegnati nel precedente appalto (c.d. “clausola sociale” di salvaguardia). Si tratta di una quindicina di persone, che in questo modo ritrovano il lavoro e un reddito famigliare.
«L’obiettivo in generale è una città più vivibile, pulita e accogliente – spiega Marco Castagna, presidente Amiu – attraverso il ritiro e lo smaltimento dei diversi rifiuti si offre un servizio puntuale contribuendo ad arginare il fenomeno degli abbandoni e delle mini discariche abusive. Un ulteriore motivo di soddisfazione è quello di aver ricollocato i lavoratori che erano occupati nell’appalto precedente e rimasti per molti mesi senza stipendio».
Le modalità di attivazione del servizio sono le medesime: la trafila prevede un appuntamento per fissare una data e un orario preciso. Dopo aver prenotato, il rifiuto viene ritirato a casa secondo un costo stabilito per ogni pezzo. Riprende nello stesso tempo anche il ritiro nel portone, sempre di oggetti voluminosi e ingombranti (massimo tre pezzi). Si tratta di un servizio gratuito attivo in via sperimentale in alcune zone della città: Valpolcevera, Sampierdarena, San Teodoro, Centro Storico, e nelle aree della città coinvolte in progetti di raccolta differenziata Quarto Alto, Colle degli Ometti e Sestri Ponente.
Tutti gli arredi ancora in buono stato saranno recuperati e riciclati alla Fabbrica del Riciclo che Amiu gestisce con la Comunità di San Benedetto al Porto, fondata da Don Gallo. Per le famiglie restano disponibili e gratuiti pure i servizi delle Isole Ecologiche o del camioncino EcoVan, a cui è possibile conferire i propri rifiuti in orari e giorni prestabiliti.