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Il Progetto Integrato di Sampierdarena è uno dei quattro approvati e destinati al finanziamento POR-FESR (gli altri riguardano Prà, per un importo di 11 milioni; Maddalena, quasi 10 milioni; Molassana, 9 milioni)
Raggiunge la rispettabile cifra di 12 milioni di euro, l’investimento complessivo destinato alla riqualificazione urbana di Sampierdarena. 9 provengono dal contributo POR-FESR (Programma operativo per l’utilizzo del Fondo europeo per lo sviluppo regionale), 3 li mette sul banco il Comune.
Ma oggi qual è lo stato dell’arte dei lavori che interessano il quartiere?
Il Progetto Integrato di Sampierdarena è uno dei quattro approvati e destinati al finanziamento POR-FESR (gli altri riguardano Prà, per un importo di 11 milioni; Maddalena, quasi 10 milioni; Molassana, 9 milioni).
L’idea di fondo del progetto è quella di migliorare la vivibilità del quartiere grazie a una serie di interventi che rendano maggiormente funzionale la mobilità e riducano i volumi di traffico.
I principali interventi sono i seguenti: la riqualificazione di via Cantore, il riassetto della viabilità di via Buranello,la riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto, la pedonalizzazione di via Daste, la realizzazione del nuovo ascensore per Villa Scassi, oltre a una serie di azioni volte al potenziamento dei servizi informativi al cittadino e dei servizi sociali attraverso la creazione di un nuovo asilo, di un centro per anziani e il risanamento del palazzo del Municipio.
Di questi finora uno soltanto è stato portato a termine. Si tratta della riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto che ha visto realizzarsi l’incremento dei parcheggi e l’ampliamento dei marciapiedi.
Per quanto riguarda via Buranello, i lavori, della durata di un anno e dal costo complessivo di 2 milioni, fin dal principio sono stati accompagnati dalle polemiche. Il problema è la realizzazione di una corsia unica, promiscua mezzi privati/pubblici e il conseguente ampliamento dei marciapiedi. Secondo i commercianti della zona la presenza del cantiere e la riduzione della carreggiata influiscono negativamente sulle attività commerciali, impedendo un agevole passaggio veicolare e la possibilità di sosta.
Ma dal Municipo sottolineano come, quando si interverrà per modificare la viabilità su Lungomare Canepa e via Sampierdarena, sarà possibile sedersi a un tavolo e ragionare sulla possibile presenza di una corsia unica per i mezzi pubblici.
A breve partiranno invece i lavori per il rifacimento completo della pavimentazione di via Daste.
Mentre in via Cantore si procede, anche se a rilento, nella riqualificazione dei marciapiedi e nella sistemazione del pavimento a mosaico del porticato.
Ma sono due i progetti più interessanti. Uno che punta su un sistema di trasporto innovativo. L’altro invece vedrà rinascere una scuola dismessa da lungo tempo. Parliamo degli interventi previsti per il rispristino dell’ascensore che collega via Cantore e Villa Scassi e della realizzazione di un nuovo asilo al Campasso.
La prima è un’operazione fondamentale per favorire l’accesso al vicino ospedale, grazie alla sistemazione di una struttura in disuso da molti anni.
In pratica verrà eliminato il tratto pedonale che conduceva al vano ascensore. Una galleria risalente all’epoca della seconda guerra mondiale e utilizzata come rifugio dai bombardamenti, un tunnel buio e decisamente angusto per anziani o persone con problemi di deambulazione.
L’ascensore è stato riprogettato dalla testa ai piedi e sarà completamente meccanizzato. E’ previsto un tratto iniziale dove la cabina viaggerà in orizzontale e un secondo tratto, dove viaggerà in obliquo. Per concludere il suo breve tragitto e sbucare di fronte al Pronto Soccorso sul lato di Villa Scassi. Il progetto prevede una struttura trasparente e luminosa, grazie a una superficie totalmente vetrata. I tempi di risalita saranno di poco superiori ai due minuti. Sarà un sistema autogestito senza neppure la necessità della presenza di personale, coniugando così l’ottimizzazione dei costi e la fornitura di un servizio migliore. I lavori, che prevedono un investimento notevole (costo del 1° e 2° lotto, 4 milioni e 290 mila euro), cominceranno nel 2012 e dureranno circa 3 anni.
Anche gli interventi che riguardano l’ex scuola di via Pellegrini al Campasso, devono ancora partire. Qui nascerà un asilo concepito con strutture architettoniche a misura di bambino. Il problema è la presenza di amianto nel tetto del vecchio edificio. Infatti in questi giorni si sta procedendo nella demolizione dell’edificio e nella conseguente bonifica. Per terminare i lavori e veder rinascere un luogo dedicato ai più piccoli, ci vorranno almeno altri 2 anni.
Matteo Quadrone