Nuovo rallentamento a causa del ritrovamento dei resti di alcune abitazioni medioevali. I cantieri dovrebbero chiudersi nel giugno 2013, ma non si esludono nuove sorprese
I lavori in corso per il rifacimento della pavimentazione di via Garibaldi – un intervento che nelle scorse settimane era stato oggetto di polemiche – rallentano a causa del ritrovamento di alcuni reperti archeologici.
Lo ha comunicato ieri in consiglio comunale l’assessore alla Mobilità, Anna Maria Dagnino, rispondendo ad un’interrogazione presentata dai consiglieri Lilli Lauro e Guido Grillo. I due esponenti del Pdl hanno chiesto informazioni in merito alla tempistica dei lavori e sul monitoraggio degli stessi, considerando che via Garibaldi, oltre ad essere un patrimonio di tutti i genovesi, è un biglietto da visita della città ed un percorso turistico tra i più frequentati.
«Mi risulta che i cantieri potrebbero concludersi addirittura nel 2014 – ha affermato Lauro – Inevitabilmente, la presenza di cantieri ed operai, mette in difficoltà l’attività quotidiana dei commercianti. Mi domando perché non si possono prevedere anche turni notturni e nei giorni festivi per accelerare l’esecuzione dei lavori».
L’assessore Dagnino ha ricostruito l’iter dei cantieri, avviati a seguito di un intervento programmato da Reti Gas per rifare le proprie utenze «Onde evitare di dover rompere nuovamente il lastricato, l’amministrazione comunale ha lavorato di raccordo fra i grandi utenti che si stanno facendo carico degli interventi in corso. E così, oltre a Rete Gas, intervengono anche Mediterranea delle Acque, Wind ed il Comune per la rete a fibre ottiche».
«Subito era stata fatta la scelta di rimettere le lastre rimosse della pavimentazione ottocentesca, attualmente custodite dalla ditta esecutrice – ha continuato l’assessore – Dopo l’inizio dei lavori, però, la Consulta per l’handicap ha chiesto un percorso più scorrevole lungo la strada e noi non potevamo essere indifferenti a questa richiesta».
La prima ipotesi studiata prevedeva di realizzare un corridoio dedicato per i disabili con una pavimentazione diversa, ma la proposta è stata bocciata dalla Soprintendenza.
La decisione di salvare lo storico lastricato è arrivata dopo un vertice svoltosi a metà ottobre presso gli uffici della Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, a cui hanno partecipato Comune, Soprintendenza, Civ di zona e Consulta per l’handicap.
Una scelta accolta con soddisfazione dai numerosi cittadini che si sono mobilitati in difesa della pavimentazione originale di Strada Nuova (anche attraverso l’attività di alcuni gruppi sorti su Facebook), preoccupati per un restyling che rischiava di compromettere per sempre l’assetto della storica via del centro storico.
Adesso sono allo studio due soluzioni, come ha ricordato l’assessore «Una prevede di sistemare al centro della strada le piastre meglio conservate, in modo da creare un percorso agevolato per le persone diversamente abili. L’altra è quella di cercare di ridurre il dislivello fra una lastra e l’altra. La decisione comunque è della Soprintendenza, non nostra, ma questi problemi hanno determinato un rallentamento dei lavori».
Oggi si aggiunge il ritrovamento dei resti di alcune abitazioni medioevali «Ogni volta che si scava nella nostra città si fanno sempre nuove scoperte che, ovviamente, rappresentano un arricchimento per tutti – conclude Dagnino – La Soprintendenza sta eseguendo i rilievi sui reperti archeologici. Questo ritrovamento comporterà un ritardo di circa due mesi per la conclusione dei lavori, prevista ad aprile 2013, dunque i cantieri dovrebbero chiudersi a giugno. Per quanto riguarda le festività di fine anno, invece, è già previsto che i lavori si interromperanno dal 7 dicembre al 7 gennaio».
Matteo Quadrone
Foto di Daniele Orlandi