I giudici amministrativi hanno disposto un ulteriore rinvio di oltre tre mesi, fissando la prossima udienza al 4 maggio. Il motivo? Concedere ai legali della Sant'Elena il tempo necessario ad esaminare il nuovo documento messo agli atti, vale a dire la delibera con cui il consiglio comunale ha chiesto di verificare la competenza all’accertamento della servitù d’uso pubblico della strada.
Come ogni telenovela che si rispetti, anche quella sulla contestatissima privatizzazione dei parcheggi di via Gherzi, a Molassana, sembra non finire mai: oggi era attesa la sentenza del Tar rispetto al ricorso presentato dai Comitati di residenti e commercianti della zona contro il provvedimento con cui il Comune ha autorizzato, nell’estate del 2014, la società proprietaria dell’area a mettere i lucchetti su 120 posti auto. Ed invece, i giudici amministrativi hanno disposto un ulteriore rinvio di oltre tre mesi, fissando la prossima udienza al 4 maggio. Udienza, si badi bene, e non sentenza, per arrivare alla quale il collegio avrebbe poi all’incirca un altro mese di tempo.
La decisione, però, non lascia scontenti i Comitati, perché deriva dall’accoglimento della loro richiesta di mettere agli atti la delibera con cui il consiglio comunale, con una votazione trasversale agli schieramenti di maggioranza e opposizione, il 17 gennaio scorso ha chiesto alla giunta di verificare la competenza all’accertamento della servitù d’uso pubblico della strada. Un provvedimento rispetto al quale i legali dell’immobiliare Sant’Elena hanno chiesto, e ottenuto, due mesi di tempo per esaminarne il contenuto e predisporre un’eventuale memoria di parte: ed ecco spiegato il motivo dello slittamento al 4 maggio, prima data utile individuata dal collegio giudicante.
«Il fatto stesso che il Tribunale abbia deciso di accogliere la nostra richiesta di ammettere un documento così importante, che è espressione di una precisa presa di posizione da parte del consiglio comunale, è per noi motivo di soddisfazione e di fiducia in vista della sentenza, che speriamo possa renderci finalmente giustizia – commenta Dario “Jerry” Pedemonte, portavoce dei Comitati -. Nel frattempo, vigileremo affinché anche il Comune stesso dia seguito alla delibera, entrando nel merito del provvedimento».
Proprio il carattere di pubblica utilità della via è infatti il principale argomento che i Comitati dei residenti e dei commercianti hanno sempre sostenuto per chiedere il ripristino delle strisce bianche, in considerazione delle numerose attività economiche che insistono sulla strada alle quali si aggiungono una farmacia comunale, un ufficio postale e una banca, oltre a rappresentare l’unico accesso alla limitrofa via Lusignani.
Attenzione, però: il fatto che il Tar abbia ammesso l’iscrizione agli atti di tale delibera, non significa che andrà necessariamente a sentenza. Le controparti – Sant’Elena, Comune e i privati che nel frattempo hanno acquistato alcuni degli stalli rivenduti dall’immobiliare – hanno infatti sollevato l’eccezione di competenza del Tribunale stesso ed è questo il primo punto su cui i giudici saranno chiamati a pronunciarsi, stabilendo cioè se abbiano o meno il titolo per emettere una sentenza in merito. La telenovela dei parcheggi, quindi, potrebbe essere ancora ben lontana dalla sua conclusione.