L'edificio, colpito da un devastante incendio nel 1998, da allora giace abbandonato a se stesso, fasciato da impalcature
Finalmente, dopo ben 14 anni, quello che era un buco nero divenuto simbolo di incuria e degrado, proprio nel bel mezzo del centro storico del quartiere di Voltri, sembra aver trovato una concreta possibilità di riqualificazione. Parliamo dell’ex Albergo Trezzano di via Sant’Ambrogio di Voltri, un edificio fatiscente dopo esser stato vittima, nel lontano 1998, di un devastante incendio.
Da quel drammatico giorno «La facciata, unica parte rimasta in piedi dopo il rogo, è stata messa in sicurezza con ponteggi ed una tensostruttura che ha sostituito il tetto», spiega Matteo Frulio, consigliere Pd del Municipio Ponente. E per 14 lunghissimi anni il palazzo è rimasto abbandonato a se stesso, fasciato dalle impalcature.
Un’estenuante diatriba ereditaria ha complicato la situazione ed inevitabilmente ha ritardato l’esecuzione dei necessari interventi di ristrutturazione. Successivamente la proprietà della struttura è passata ad Arte (Agenzia Regionale Territoriale per l’Edilizia). Il Municipio Ponente, nel corso del tempo, ha sollecitato più volte Arte affinché quest’ultima individuasse un soggetto in grado di risanare il palazzo, inserito nel contesto di un centro storico riqualificato grazie agli sforzi dell’amministrazione locale.
«Innanzitutto occorre garantire il diritto alla sicurezza degli abitanti della zona – spiega il Presidente del Municipio, Mauro Avvenente – in particolare di quelle persone che abitano in alloggi del medesimo palazzo».
Il Comune di Genova, fino a poco tempo fa, aveva deciso di mantenere sull’ex albergo Trezzano, una sorta di diritto di prelazione. Come spiega il presidente Avvenente «Alcuni abitanti delle alture di Voltri avevano presentato richiesta, qualora fossero sopraggiunti gli sgomberi per la realizzazione della Gronda di ponente, di essere ricollocati nell’ex albergo Trezzano, in maniera tale da non spezzare dei rapporti sociali ormai consolidati».
A causa della mancata realizzazione della tanto discussa opera pubblica, i soggetti interessati hanno fatto scelte diverse ed oggi, questo diritto di prelazione, non esiste più.
La notizia di questi giorni è che Arte ha realizzato un bando per l’affidamento della struttura a privati, che avrebbe già suscitato l’interesse di alcuni soggetti. Il bando verrà pubblicato da qui a breve, probabilmente nel mese di luglio «L’iniziativa privata, vista la deficitaria situazione delle casse pubbliche, è l’unica in grado di garantire un intervento in tempi rapidi ed il conseguente risanamento della zona», sottolinea Avvenente.
Nell’edificio verranno realizzati alcuni appartamenti «Ma dovrà essere garantito il mantenimento della facciata e del prospetto storico seicentesco di Via Sant’Ambrogio – sottolinea il consigliere municipale Matteo Frulio – Speriamo che, dopo quasi vent’anni, si riesca a giungere ad una conclusione e alla riqualificazione della fascia palazzata storica dell’antico Borgo Gatega».
Matteo Quadrone