Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

Ultime Notizie

  • Prossima fermata Ventimiglia, la paura dell’Uomo Bianco arriva sul confine. La testimonianza di Progetto 20K
  • Spiagge, lo scontro sulle concessioni, tra Genova, Roma e Bruxelles. Ma in Liguria le “libere” sono sotto la soglia di legge
  • Urbanistica, quando il sogno dei 2 milioni di abitanti è divenuto incubo di cemento. Ma sbagliare è ancora possibile
  • Il Nodo Ferroviario fermo al binario tronco di Voltri. La Grande Opera che tiene in scacco Genova
  • Povero Cristo, crocefisso in Sala Rossa! Il teatrino della politica tiene in scacco la città
  • Petrolchimico e “Ipotesi Zero”. Ecco quanto ci costerebbe rinunciare agli impianti di Multedo, per sempre
  • Accoglienza, l’analisi del nuovo regolamento della Prefettura. Il sociologo: «I migranti fanno paura in quanto poveri»
  • Amiu, Pd-Crivello attaccano su soluzione Amiu: «Bucci vuole privatizzare trattamento rifiuti?»
  • Amiu resta pubblica e il bilancio del Comune è al sicuro. La giunta Bucci salva capra e cavoli
  • Incendi, il Liguria i pompieri sotto organico di 130 unità. Cgil: «L’Italia brucia ma nessuno dichiara lo stato di emergenza»
  • Home
  • Notizie
  • Dai Quartieri
  • Vivere Genova
  • Rubriche
  • Inchieste
  • Interviste
  • Agenda Eventi
  • Newsletter
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Storia di Genova: Pegli e le colonie di Tabarca e Carloforte

Pegli e le sue colonie, Tabarca e Carloforte, ma anche Nueva Tabarca in Spagna e l'isola di Sant'Antioco in Sardegna


8 giugno 2011Rubriche
Tabarca, colonia pegliese

L’isola di Tabarca, antica colonia pegliese

La Storia di Pegli e delle sue colonie nel Mediterraneo – Vai all’approfondimento su GuidadiGenova.it

Nel cuore della Pegli antica si trova Piazza Tabarca, la piazza è dedicata alla colonia pegliese che per secoli contribuì alla ricchezza della Repubblica di Genova. Nel 1540, infatti, l’isola di Tabarca in Tunisia, prospiciente la città omonima, venne data dal bey di Tunisi in concessione alla famiglia genovese dei Lomellini.

L’isola era ricca di banchi coralliferi, e la concessione venne data come riscatto per la liberazione del corsaro Dragut, catturato dai Doria quello stesso anno. Dal 1540 per ben due secoli Tabarca rimase colonia di Genova. I coloni pegliesi vendevano per 4,50 lire/libbra il corallo a Genova… che lo rivendeva per 9,10 lire/libbra a tutta Europa!

I Lomellini facevano parte dell’entourage di Andrea Doria che governava Genova ed erano legati per parentela alla famiglia Grimaldi. I Lomellini per colonizzare Tabarca invitarono alcuni gruppi di abitanti pegliesi (soprattutto commercianti) a stabilirsi sull’isola promettendo guadagni elevati e condizioni di vita migliori. Questi salparono da Pegli lo stesso anno, e nessuno di loro fece più ritorno in patria. Dopo più di un secolo di colonizzazione, nel 1738, un folto gruppo di genovesi tabarkini (per lo più figli di coloni, ma anche nuovi emigranti pegliesi che raggiunsero l’isola a più riprese) si trasferì in Sardegna a causa dell’esaurimento dei banchi corallini e del deterioramento dei rapporti con le popolazioni arabe. Fu Carlo Emanuele III regnante di Sardegna a invitare i coloni a stabilirsi sull’Isola di San Pietro, allora disabitata, per fondare un nuovo comune: Carloforte. Il nome di Carloforte fu scelto in onore del sovrano.

A Tabarca rimasero pochi coloni e nel 1741 il Bey di Tunisi invase l’isola e fece prigionieri gli abitanti genovesi riducendoli a schiavi. La notizia in poco tempo raggiunse le corti di tutta Europa e la liberazione degli schiavi avvenne poco dopo grazie all’intervento del Papato, ma soprattutto dello stesso Carlo Emanuele III di Sardegna e di Carlo III di Spagna.

Buona parte degli schiavi liberati raggiunsero Carloforte, altri diedero origine ad altre due comunità: Calasetta (nel 1770) nell’isola di Sant’Antioco in Sardegna e Nueva Tabarca sull’isola di San Pablo di Alicante in Spagna. In questo secondo caso i coloni genovesi si sono con gli anni integrati con la popolazione spagnola perdendo la propria identità, ma a Carloforte e a Calasetta i naviganti pegliesi e i “nuovi tabarkini” di orgine pegliese mantennero nel tempo integra la loro identità culturale sia nelle usanze che nella lingua. Ancora oggi il dialetto di queste due località, il cosiddetto tabarchino, è un dialetto ligure molto vicino per vocaboli e pronuncia al genovese, o meglio, al genovese di Pegli.


  • quartieri di Genova
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Voltri – Pra’, il cambio di nome dell’uscita autostradale è una cosa seria. La storia dell’ascesa politica del quartiere
    Voltri – Pra’, il cambio di nome dell’uscita autostradale è una cosa seria. La storia dell’ascesa politica del quartiere
  • Villa Pallavicini, il parco più bello d’Italia. Pegli capitale italiana della botanica
    Villa Pallavicini, il parco più bello d’Italia. Pegli capitale italiana della botanica
  • Voltri, per il secondo mercato settimanale manca solo l’ok di Autorità Portuale
    Voltri, per il secondo mercato settimanale manca solo l’ok di Autorità Portuale
  • Il Ponente al voto tra voglia di autonomia e di riscatto. L’analisi sulle sfide dei prossimi 5 anni e le eredità del passato
    Il Ponente al voto tra voglia di autonomia e di riscatto. L’analisi sulle sfide dei prossimi 5 anni e le eredità del passato
Altri articoli di questa categoria
  • Urbanistica, quando il sogno dei 2 milioni di abitanti è divenuto incubo di cemento. Ma sbagliare è ancora possibile
    Urbanistica, quando il sogno dei 2 milioni di abitanti è divenuto incubo di cemento. Ma sbagliare è ancora possibile
  • Selene Gandini, dal sogno del circo alla realtà del cinema. L’attrice-autrice della Genova che sa uscire dal cerchio
    Selene Gandini, dal sogno del circo alla realtà del cinema. L’attrice-autrice della Genova che sa uscire dal cerchio
  • La paura di scivolare e finire chissà dove
    La paura di scivolare e finire chissà dove
  • Sgualdrine, mogli di Veneziani! Quando le rivalità sul mare (e sui santi) si risolvevano a colpi di pugnale e non di regata
    Sgualdrine, mogli di Veneziani! Quando le rivalità sul mare (e sui santi) si risolvevano a colpi di pugnale e non di regata

Commento su “Storia di Genova: Pegli e le colonie di Tabarca e Carloforte”

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leggi anche

Il commento

Povero Cristo, crocefisso in Sala Rossa! Il teatrino della politica tiene in scacco la città

Povero Cristo, crocefisso in Sala Rossa! Il teatrino della politica tiene in scacco la città

Il simbolo cristiano torna a dividere, buttato sul piatto della contesa partitica: grandi parole, piccole idee, per un nuovo passaggio della lenta erosione delle nostre libertà

Liguria

Spiagge, lo scontro sulle concessioni, tra Genova, Roma e Bruxelles. Ma in Liguria le “libere” sono sotto la soglia di legge

Spiagge, lo scontro sulle concessioni, tra Genova, Roma e Bruxelles. Ma in Liguria le “libere” sono sotto la soglia di legge

In Italia si continua a derogare, mentre le spiagge libere spariscono e il cemento si mangia le nostre coste. Breve storia della direttiva più odiata da ambulanti e operatori balneari, che in Liguria mette i bastoni tra ruote alla giunta Toti
Sanità, la Liguria scala 10 posizioni e si assesta sul podio per la qualità del servizio sanitario regionale

Sanità, la Liguria scala 10 posizioni e si assesta sul podio per la qualità del servizio sanitario regionale

Turismo, in Liguria in crescita con 2,5 milioni di turisti tra aprile e maggio. A Genova 733mila presenze

Turismo, in Liguria in crescita con 2,5 milioni di turisti tra aprile e maggio. A Genova 733mila presenze

Con quella faccia un po' così...

Selene Gandini, dal sogno del circo alla realtà del cinema. L’attrice-autrice della Genova che sa uscire dal cerchio

Selene Gandini, dal sogno del circo alla realtà del cinema. L’attrice-autrice della Genova che sa uscire dal cerchio

La forza dell'immaginazione che diventa forza per uscire dal cerchio della Genova autoreferenziale. Selene Gandini, e l'Isola che c'è, eccome. Il Foto ritratto di Veronica Onofri
Nicolas Vigliotta, e una Genova che non sa di essere grande e (quasi) perfetta

Nicolas Vigliotta, e una Genova che non sa di essere grande e (quasi) perfetta

Naim Abid e la “corsa nell’acqua” di Genova. Tra viaggi e ritorni, musica e spiritualità, “salti” e magia

Naim Abid e la “corsa nell’acqua” di Genova. Tra viaggi e ritorni, musica e spiritualità, “salti” e magia

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2017 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok