L'evento più attesto e meno riuscito del Capodanno in piazza 2016 non sarà replicato. Lo annuncia l'assessore Sibilla che non si fida più degli organizzatori. Dei 60 mila euro spesi dal Comune, ne sono stati rimborsati solo mille per i problemi di amplificazione in piazza Matteotti
Niente concerto bis dei 101 violoncellisti. L’evento che doveva rappresentare la chicca delle manifestazioni per il Capodanno scorso e che aveva ricevuto pesanti critiche per la pessima acustica, non verrà replicato. Al danno che avevano subito le 180 mila persone che avevano affollato piazza Matteotti per festeggiare l’arrivo del 2016, si aggiunge la beffa di un “risarcimento” in natura, anzi in arte e musica, atteso, pregustato e ora negato.
L’annuncio, riportato dall’agenzia Dire, arriva dall’assessore alla Cultura, Carla Sibilla, nel corso della Commissione bilancio dedicata all’analisi dei capitoli di spesa per il settore cultura e marketing della città. Era stata la stessa Sibilla a promettere, nei gironi immediatamente successivi al flop, che i genovesi sarebbero stati “rimborsati” con un concerto riparatore. Un concerto che non ci sarà più perché, spiega l’assessore, «la società organizzatrice ha già riconosciuto un rimborso economico al Comune. Replicare l’evento a costi totalmente sostenuti dallo stesso soggetto voleva dire correre rischi che l’organizzatore non fosse economicamente in grado di sostenerlo o che fosse costretta a organizzarlo al chiuso e non più all’aperto».
Ufficialmente il flop di Capodanno era stato spiegato con un guasto elettrico all’impianto di amplificazione, anche se buona parte delle 180 mila persone presenti in piazza quella sera lamentavano soprattutto una cattiva organizzazione, con conseguente pioggia di critiche sui social network. Cosa che le parole odierne dell’assessore Sibilla sembrerebbero, almeno indirettamente, confermare.
Il Comune aveva complessivamente investito circa 150 mila euro per gli eventi del Capodanno in piazza che, secondo quanto affermato in passato dall’assessore, avrebbero fruttato circa 6 volte tanto. Per quanto riguarda il concerto dei 101 violoncellisti, le spese sarebbero ammontate a circa 60 mila euro. Ma – e qui arriva la seconda beffa – il rimborso che Palazzo Tursi ha ricevuto dagli organizzatori è riferito solo a una parte dei costi per il servizio di amplificazione e diffusione sonora, principale imputato della scarsa riuscita qualitativa, e, secondo quanto ricostruito ma non confermato ufficialmente dall’assessore, si aggirerebbe solamente attorno ai 1.000 euro.