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Bassa Valbisagno: Municipio investe per messa in sicurezza scuole

Circa 210 mila euro destinati ad interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza che interessano sette edifici scolastici, inoltre verrà recuperato il primo tratto dell'antica creuza di Salita Costa dei Ratti sulle alture di Quezzi


22 Novembre 2012Notizie

Il consiglio del Municipio III Bassa Val Bisagno, sul finire dello scorso ottobre, ha approvato all’unanimità la programmazione relativa al piano degli investimenti in conto capitale 2012, decidendo di investire soprattutto in “cultura”, ovvero in interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza delle scuole.

In totale parliamo di circa 281 mila euro, fondi a disposizione del Municipio per lavori di manutenzione straordinaria sul territorio di riferimento, dei quali circa ¾ saranno destinati a questo scopo. La restante quota, invece, sarà utilizzata per i sedimi stradali – tra i quali è compreso il rifacimento del primo tratto della mattonata di Salita Costa dei Ratti – e la riqualificazione di alcune aree verdi.

Nel dettaglio gli edifici scolastici interessati sono: Scuola XII Ottobre (via Galeazzo 26), Scuola Papa Giovanni XXIII (piazza G. Ferraris 4), Scuola elementare C. Battisti (via Donghi 10), Scuola elementare G. Marconi (piazza Martinez 4), Scuola media Usodimare (via Berghini 1), Scuola media Cambiaso (viale V.C. Bracelli 59), Scuola media ex Govi (via Pinetti 68).

Per quanto riguarda il verde si procederà al recupero di un magazzino comunale con annesso piazzale in viale Bracelli, un’area adiacente alle scuole Cambiaso e Fanciulli, interessata da una riqualificazione che garantirà nuovi spazi a disposizione di alunni e abitanti della zona.

Ma l’operazione forse più importante – perché rappresenta una sorta di rivoluzione rispetto alla prassi consolidata – sarà il rifacimento di Salita Costa dei Ratti, un’antica creuza mattonata nella parte alta di Quezzi. Solitamente, infatti, il recupero di questi percorsi storici comportava una loro pesante cementificazione con i conseguenti pericoli di impermeabilizzazione che in molti casi li hanno trasformati in veri e propri “canali” (vedi via del Molinetto, oggi alle prese anche con la mancanza del ponte).

Circa 40 mila euro serviranno per il 1° lotto di regimentazione parziale delle acque piovane e la sistemazione del primo tratto di mattonata. Anche in questo caso qualcuno aveva proposto di asfaltare la creuza ma per fortuna, come ricorda Giuseppe Pittaluga, consigliere (Fds) del Municipio Bassa Valbisagno «Ha prevalso una nuova linea quella di una maggiore attenzione al rischio di incanalamento dell’acqua piovana. Si tratta solo di una prima parte di mattonata ma è un’inversione di rotta davvero significativa».

«Lo “spaccato genovese”, a livello tecnico, è quello più difficile da realizzare – spiega Giuseppe Pittaluga – bisognerà fare uno studio accurato per capire quale tipologia di selciato è più funzionale ai fini di minimizzare il rischio idrogeologico. Ad esempio a Sant’Ilario hanno utilizzato una mescola di cemento, complementare alla presenza dei tombini, che aiuta a far fluire l’acqua, lasciando al loro posto i mattoni centrali».

 

Matteo Quadrone


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