Una campagna di "obbedienza civile", sottolineano i promotori, "perchè a disobbedire sono quelli che non stanno rispettando l'esito del referendum"
Una campagna di autoriduzione delle bollette dell’acqua promossa dai Comitati nazionali e locali. La mobilitazione è partita anche a Genova con l’obiettivo di sollecitare l’applicazione del verdetto su uno dei due quesiti referendari a difesa dell’acqua pubblica. I cittadini sono invitati a ridursi le tariffe idriche eliminando quella percentuale destinata alla “remunerazione del capitale investito”, abolita con il referendum del giugno scorso.
“Adesso è il nostro momento di applicare la legge – si legge sul sito www.acquapubblicagenova.og – Come? Pagando la giusta bolletta, secondo quanto dice la legge. Dal 21 luglio 2011, solo due voci devono concorrere alla bolletta: i costi operativi e l’ammortamento degli investimenti. Invece, oltre a questo, continuiamo a pagare la remunerazione del capitale investito, contro cui ha votato la maggioranza degli italiani. A Genova e in provincia questa componente incide, arrotondando per difetto, per il 22% della bolletta! La Campagna di Obbedienza Civile è partita in tutta Italia, e consiste nell’inviare un reclamo al gestore e nel pagare solo giusta tariffa. Ci sarà un risparmio economico ma il valore della campagna è soprattutto: l’acqua non è una merce ed il voto del popolo va rispettato”.
Una sentenza della Corte Costituzionale del 21 luglio scorso ha stabilito che l’esito del referendum è immediatamente applicabile – spiega il Comitato genovese acqua bene comune – Le tariffe pagate da allora sono, quindi, illegittime. Mediterranea delle Acque, il gestore del servizio idrico a Genova e Provincia e le istituzioni avrebbero dovuto eliminare dalle bollette il valore pari alla remunerazione del capitale investito, che a Genova corrisponde a circa un quarto del totale delle bollette.
I cittadini che aderiscono alla campagna come primo atto devono inviare un reclamo al gestore e all’AATO (Autorità d’ambito Territoriale Ottimale) per chiedere il rimborso della quota del 22% delle bollette pagate a partire dal 21 luglio fino ad oggi e l’applicazione della stessa riduzione sulle prossime bollette.
Il passo successivo è procedere all’autoriduzione delle tariffe. Semplice per chi abita in una casa indipendente e lo può fare autonomamente, più complesso per chi risiede in un condominio perché la decisione deve essere presa dalle assemblee condominiali.
Tutte le informazioni utili sono reperibili sul sito internet del comitato sopra citato e presso i banchetti informativi che tutti i sabato pomeriggio saranno allestiti in via XX Settembre.
Matteo Quadrone