Per rendere l'azienda più appetibile all'ingresso di partner privati, il Comune di Genova ha pronte due strade per prorogare il contatto di servizio oltre la naturale scadenza del 2020. Da una parte si lavora con la Regione per una richiesta ufficiale al ministero, dall'altra si pensa a una strada autonoma resa possibile dal decreto di stabilità 2015
Sono due i percorsi che il Comune di Genova sta tentando per poter prorogare il contratto di servizio di Amiu, la partecipata che gestisce il ciclo dei rifiuti nel capoluogo ligure, in scadenza nel 2020 e, in questa situazione, non così appetibile agli investimenti dei privati indispensabili per dare attuazione all’ambizioso piano industriale dell’azienda. Secondo quanto raccolto dalla ”Dire”, è questo il frutto di due confronti avvenuti questa mattina: il primo tra Comune di Genova, Città metropolitana, Regione Liguria e rappresentanti sindacali dell’azienda; il secondo solamente tra Comune di Genova e sindacati. Dall’incontro a cui hanno partecipato gli esponenti di tutte le istituzioni locali, è emersa la volontà di avviare un tavolo tecnico che porti alla formalizzazione di una proposta da inoltrare al ministero per ottenere il via libera alla proroga per il contratto di servizio, in deroga alla normativa nazionale, in primis, e regionale, in secundis, che obbligherebbe a effettuare una gara a evidenza europea nel 2020. Si tratterebbe, in pratica, dell’avvio di quel percorso che potrebbe portare a una sorta di “decreto salva Genova” che l”assessore regionale all”Ambiente, Giacomo Giampedrone, aveva lontanamente ipotizzato nelle scorse settimane. A tal proposito, le parti torneranno a incontrarsi venerdì 22 luglio.
Tuttavia, dal momento che i tempi potrebbero non essere rapidissimi e gli esiti non così certi, più interessante è’ il percorso scaturito dall’incontro ristretto tra Comune di Genova e rappresentanti dei lavoratori. L’amministrazione comunale, infatti, sarebbe pronta a inserire una clausola vincolante per il rinnovo del contratto di servizio, probabilmente al 2035, nella delibera di giunta che darebbe il via libera alla tanto attesa manifestazione di interesse per la ricerca di un partner privato per Amiu. Strada che, secondo l’avvocatura di Palazzo Tursi, sarebbe prevista nelle pieghe del decreto di stabilità del 2015, essendo Amiu società in house del Comune di Genova. Non è ancora detto che la delibera passi attraverso il Consiglio comunale, dove comunque non dovrebbe avere particolari problemi ad essere approvata, dal momento nelle scorse riunioni di commissione la richiesta al Comune di “fare da sé'” sulla proroga del contratto di servizio era stata caldeggiata non solo dalle forze di maggioranza. Una prima bozza di questa delibera, che dovrebbe contenere anche tutte le garanzie richieste sul futuro lavorativo e salariale per gli attuali dipendenti di Amiu, sarà presentata dal Comune ai sindacati martedì 19 luglio.