Maggioranza e opposizione chiedono il mantenimento del biglietto integrato Amt-Trenitalia; Ma secondo Lilli Lauro, capogruppo del Pdl, la Giunta non vuole affrontare l'argomento in aula
Il trasporto pubblico locale è un bene comune e come tale va salvaguardato, attraverso il mantenimento della tariffa integrata Amt-Trenitalia ed evitando ulteriori aumenti.
Questa è la premessa, espressa in maniera trasversale da gruppi di maggioranza e opposizione in consiglio comunale «Ma la discussione va affrontata in Sala Rossa – sottolinea il capogruppo del Pdl, Lilli Lauro – mentre, finora, la questione del biglietto integrato è stata elusa».
«La tariffa integrata è stata per lungo tempo un’avanguardia della nostra Amt – ricorda il consigliere Clizia Nicolella (Lista Doria) – questo accordo è andato incontro all’esigenza di promozione del trasporto pubblico locale (tpl) quale risposta alla crisi, non solo economica ma anche ambientale, consentendo al tpl di rimanere competitivo rispetto al trasporto privato. Inoltre , ha permesso di allargare il bacino di utenza e dunque incrementare gli introiti di Amt. Oggi la prospettiva di incrementare il prezzo del biglietto è preoccupante; ma lo è ancor di più l’ipotesi di una possibile rotura dell’accordo Amt-Trenitalia».
Quello che manca, secondo il consigliere della Lista Doria, è una programmazione regionale «Consentitemi il paragone, un po’ come è accaduto nel caso della redistribuzione dei servizi sanitari sul territorio».
Mettere in dubbio l’integrazione tariffaria «È una vera follia – denuncia il capogruppo di Sel, Gian Piero Pastorino (Sel) – essa rappresenta il primo passo per realizzare l’integrazione dei servizi. A breve Amt e Atp (Azienda Trasporti Provinciale) dovranno parlarsi, così come si stanno parlando Amt e Trenitalia. La Regione Liguria dovrà confrontarsi con tutti i tre soggetti. Bisogna trovare gli strumenti per fermare una scelta che sarebbe folle».
Da alcune settimane sono in corso trattative «Allo stato attuale, è emersa l’ipotesi di un biglietto integrato al costo di 2,50 euro (rispetto all’attuale costo di 1,50 euro)– afferma Vittoria Emilia Musso (Lista Musso) – Si tratta di un aumento insostenibile. Già la cifra di 1,50 euro è una delle più alte d’Italia. Io vorrei sapere se è possibile creare due biglietti distinti: 1 semplice ed 1 integrato». Poi il consigliere aggiunge «Il dissesto economico dell’azienda di trasporto urbano non può ricadere sui cittadini. Amt dovrebbe fare un profondo esame di coscienza».
Il capogruppo del Pdl, Lilli Lauro lancia l’accusa «Non volete affrontare l’argomento in quest’aula, preferite parlare del nulla. Invece dovete confrontarvi con il consiglio comunale e chi rappresenta le istanze del territorio».
L’Assessore a Mobilità e Traffico, Anna Maria Dagnino, replica così «La trattativa va avanti da tempo e si svolge in sede regionale. Il Comune di Genova è stato convocato al tavolo. Nel momento in cui si arriverà ad una definizione, l’argomento sarà portato in Consiglio comunale o sviscerato in apposita commissione».
Il biglietto integrato nasce nel 1996 come un elemento distintivo della città, racconta Dagnino «Ma con due aspetti anomali che ne fanno un unicum sul territorio nazionale. Innanzitutto a Genova non esiste una differenza tra biglietto semplice e biglietto integrato. Esiste solo quest’ultimo. Ed il valore di questo titolo di viaggio non corrisponde al servizio effettivamente erogato».
L’altra criticità, invece, sarebbe legata al rapporto Amt-Trenitalia «L’ultimo accordo firmato nel 2010, in scadenza a fine 2012, è decisamente assimetrico – spiega l’assessore – ovvero Amt contribuisce a Trenitalia un valore fisso. Per il 2012 fissato in 7 milioni di euro. Una cifra forfettaria indipendente dai ricavi del servizio. Amt e Comune di Genova, a queste condizioni, non possono proseguire l’accordo. Il contributo forfettario non è più sostenibile. Secondo i calcoli dell’azienda, dalla rinegoziazione dobbiamo recuperare circa 2 milioni che sono fondamentali per il bilancio 2013 di Amt. Questo è il primo obiettivo. Il secondo è mantenere l’integrazione tariffaria».
L’assessore aggiunge «La Regione Liguria, forse, non ha svolto al meglio il ruolo programmatorio ma nelle ultime settimane si è molto impegnata. L’obiettivo è mantenere il biglietto integrato (forse differenziandolo con la creazione di un biglietto semplice). E contenere l’aumento del costo, che in ogni caso sarà inevitabile».
«Io spero che la Giunti lavori su questo tema – ha concluso Lilli Lauro – ho sentito parlare solo di calmierare i prezzi. Ma se siamo arrivati a questo punto è per precise responsabilità degli amministratori di Amt. E allora sarebbe necessario quantificare economicamente tali responsabilità».
Matteo Quadrone
Commento su “Bus e treni a Genova, biglietto unico: il dibattito in Consiglio”