Finora hanno aderito, oltre alla Provincia di Pisa, i Comuni di Certaldo (FI), Quarrata (PT), Giovinazzo (BA) e Vittoria (RG)
Un codice etico per gli amministratori locali, per contrastare le infiltrazioni mafiose, rafforzare trasparenza e legalità nella pubblica amministrazione, eliminare alla radice qualsiasi conflitto d’interesse.
Parliamo della “Carta di Pisa”, dal nome della prima città italiana a sottoscrivere il codice, promosso da Avviso Pubblico – la rete nazionale degli enti locali per la formazione civile contro le mafie – e redatto da una commissione di esperti (amministratori locali, docenti universitari, funzionari P.A.) in un modello unico adattabile a tutti gli enti.
Lo scorso 28 febbraio il codice etico è stato presentato ufficialmente alla Camera dei Deputati. Fino ad oggi, oltre alla Provincia di Pisa, hanno aderito 3 Comuni: Certaldo (FI), Quarrata (PT), Giovinazzo (BA) e Vittoria (RG).
Si tratta di uno strumento utile che può essere adottato semplicemente con un atto di Sindaco o del presidente della Provincia o della Regione, con una delibera di giunta o consiglio, ma anche da un singolo consigliere. Un sistema concepito in modo da evitare lungaggini burocratiche e raggiungere immediatamente lo scopo prefisso.
L’amministratore locale, sottoscrivendo il codice, si impegna a rispettare alcune regole in materia di trasparenza, conflitto d’interessi, nomine in enti e società municipalizzate, finanziamento dell’attività politica, ecc.
Di seguito, in sintesi, i punti più importanti:
Trasparenza
L’amministratore si impegna a garantire una piena trasparenza patrimoniale fornendo, tramite la pubblicazione su internet nel sito dell’amministrazione, i dati relativi alle attività professionali svolte, ai redditi, agli incarichi ricevuti, nonché ai potenziali conflitti di interesse.
Divieti
L’amministratore non può accettare per sé, congiunti, familiari o affini regali eccedenti la cifra massima di € 100 annui per ogni soggetto che effettua il dono. Inoltre non sarà accettato alcun tipo di vantaggio o altra utilità che sia indirettamente riconducibile a prestazioni erogate da chi ha rapporti di natura contrattuale con l’ente.
Conflitto d’interesse
In caso si realizzino situazioni di conflitto di interessi, anche qualora non vi sia un obbligo giuridico in tal senso, l’amministratore deve rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione.
Cumulo
L’amministratore deve adeguarsi nel più breve tempo a qualsiasi regolamentazione in vigore volta a limitare il cumulo dei mandati politici, evitando strategie dilatorie volte a posticiparne l’applicazione.
Restrizioni successive all’incarico
Nei 5 anni successivi alla cessazione del suo mandato, l’amministratore non può svolgere attività lavorativa o professionale presso soggetti privati destinatari delle sue decisioni e attività.
Finanziamento attività politica
L’amministratore non può accettare alcuna forma di sostegno e di finanziamento irregolare o non dichiarato, sia diretto che indiretto della sua attività politico-amministrativa; deve rendere pubbliche con cadenza annuale tutte le fonti di finanziamento politico regolare; deve astenersi dal ricevere finanziamenti e altre forme di sostegno alla propria attività politica da parte di concessionari o gestori di pubblici servizi, da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, ecc.), o che hanno domandato od ottenuto provvedimenti da essa nei 5 anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali l’amministratore abbia svolto una funzione decisionale o istruttoria.
Confronto democratico
L’amministratore deve dimostrare la più ampia disponibilità nei rapporti con i cittadini nel favorire l’accesso alle informazioni e favorendo l’esercizio e la salvaguardia dei loro diritti.
Promozione del codice etico e della partecipazione popolare alla vita amministrativa
L’amministratore deve incoraggiare la diffusione del presente Codice e promuovere la sensibilizzazione ai principi in esso contenuti di cittadini, personale, mezzi di comunicazione.
Rendicontazione della propria attività
L’amministratore deve dare conto – attraverso la presentazione e la pubblicazione con cadenza almeno annuale di un documento relativo alle attività svolte – del rispetto degli obblighi del Codice e descrivere la corrispondenza tra obiettivi assunti alla base della sua azione e risultati ottenuti.
Rapporti con i cittadini
L’amministratore deve rispondere diligentemente a qualsiasi ragionevole richiesta dei cittadini relativa allo svolgimento delle sue mansioni, alla loro motivazione o al funzionamento dei servizi di cui è responsabile; deve incoraggiare e sviluppare ogni provvedimento che favorisca la trasparenza delle sue competenze, del loro esercizio e del funzionamento dei servizi di cui ha la responsabilità.
Rapporti con l’amministrazione
L’amministratore deve opporsi a ogni modalità di reclutamento del personale amministrativo basato su principi che non siano il riconoscimento dei meriti e delle competenze professionali e su scopi diversi dalle esigenze del servizio; deve ridurre allo stretto necessario il ricorso a consulenti esterni e a collaboratori di supporto agli organi di direzione politica, senza gravare sul bilancio dell’ente e motivandone l’impiego; inoltre deve usare e custodire le risorse e i beni assegnati dall’Amministrazione con oculatezza e parsimonia, contrastare gli sprechi e divulgare le buone pratiche in tutti i settori della Pubblica Amministrazione.
Nomine in enti, consorzi, comunità e società pubbliche o partecipate
L’amministratore deve condizionare qualsiasi nomina, effettuata singolarmente o collegialmente, presso Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica, alla preliminare adesione dei soggetti da nominare al presente Codice.
Rapporti con i mezzi di comunicazione
L’amministratore deve rispondere in maniera diligente, sincera e completa a qualsiasi ragionevole richiesta di informazioni da parte dei mezzi di comunicazione per quanto riguarda l’esercizio delle sue funzioni
Rapporti con l’autorità giudiziaria
In presenza di indagini relative all’attività dell’ente l’amministratore deve assicurare la massima collaborazione con l’autorità giudiziaria, fornendo, anche se non richiesta espressamente, tutta la documentazione e le informazioni utili all’attività degli inquirenti e assicurando analoga collaborazione da parte degli uffici.
Sanzioni in caso di inadempimento
In caso di mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente Codice l’amministratore sarà sanzionato (dal richiamo formale fino alla revoca della nomina).