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Il quartiere sarà privato di un importante presidio per tre mesi. Il municipio propone di dotare alcune famacie della zona del servizio di prenotazioni sanitarie
Il comparto sanitario genovese, oltre ad affrontare le difficoltà conseguenti ai tagli di risorse, deve far fronte anche alle carenza di personale ed in un periodo come quello estivo, sono inevitabili i disservizi a carico della cittadinanza.
È questo il caso di Certosa, dove il centro Cup (centro unico prenotazioni sanitarie) di via Canepari è chiuso da metà giugno fino a metà settembre. Tre mesi di stop che – considerando la paventata chiusura definitiva del servizio – suscitano le vibranti proteste dei residenti.
Negli anni scorsi, per lo stesso periodo veniva chiuso il centro prenotazioni dell’ex ospedale Celesia ma il risultato finale era comunque il medesimo, ovvero un notevole disagio per i cittadini, in particolare anziani e persone con difficoltà di deambulazione, costretti a spostamenti obbligati per prenotare un semplice esame medico.
Per quest’estate, invece, resterà attivo solo il centro prenotazioni del Celesia, a Rivarolo, mentre il popoloso quartiere di Certosa sarà privato di un importante presidio territoriale.
Il Municipio Val Polcevera, guidato dal nuovo presidente, Iole Murruni, ad appena una settimana dal suo insediamento, si trova ad affrontare il primo problema «Capiamo che il momento non è dei migliori perchè ci sono tagli a ripetizione e la sanità è uno dei comparti più colpiti; inoltre il personale dell’Asl 3 ha il sacrosanto diritto alle ferie. Ma noi pensiamo si possa trovare una soluzione».
O almeno un compromesso accettabile, ad esempio alternando il servizio con le altre strutture vicine «Se effettuare un’alternanza giornaliera con il Celesia non è possibile, allora si potrebbero fare turni di 15 giorni – spiega Murruni – In maniera tale da non lasciare zone scoperte per un periodo così lungo».
Ma, secondo il municipio, esiste anche un’altra soluzione, cioè quella di dotare alcune farmacie della zona di questo servizio, come già accade in altre parti della città «Si tratterebbe di un sistema più ampio – continua Murruni – perchè le farmacie, grazie ai turni, garantiscono un orario più lungo e poi, in inverno, affiancherebbero il servizio Cup normalmente offerto. Finora le farmacie non sono state dotate del servizio per la vicinanza con lo sportello Cup di via Canepari ma adesso che sarà chiuso per tre mesi potrebbe essere l’occasione propizia per fare un passo avanti ed offrire un servizio migliore ai cittadini».
«La Val Polcevera, in questi anni, è già stata ampiamente penalizzata, subendo il depauperamento dei servizi sanitari del territorio – conclude il presidente del Municipio – Noi intendiamo difendere il presidio di Certosa anche se siamo a conoscenza dell’elevato costo dei locali di via Canepari (dove la Asl 3 è in affitto, ndr). Per questo stiamo organizzando degli incontri con l’azienda, in particolare con il responsabile di distretto, per comprendere quali sono le prospettive per il prossimo futuro».
Matteo Quadrone
Commento su “Certosa: chiusura estiva del Cup, il Municipio chiede alternative”