Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Cipro, Era Superba al training course sulle elezioni europee 2014. La nostra esperienza

L'isola del Mediterraneo divisa tra Europa e Medio Oriente: il training course e il viaggio tra Larnaca, Nicosia, Ayia Napa. Cipro è l'isola del Mediterraneo divisa fra Europa e Medio Oriente. Il racconto della nostra esperienza


3 Aprile 2014Notizie

time-for-action-cipro-3Ci hanno “mandati a quel Paese”, e a farlo è stato YEAST, associazione genovese che si occupa, tra le altre cose, di scambi e mobilità internazionale dei giovani nei Paesi europei. Siamo stati ospiti a Cipro per frequentare un training course dedicato alle prossime elezioni europee di maggio 2014, dal titolo “European Elections 2014: Time for Action”.

Assieme a noi, delegati di Era Superba con la missione di portare Genova in Europa, un’altra ventina di partecipanti under 30 da vari Paesi (Spagna, Grecia, Romania, Bulgaria, Croazia, Polonia, Slovenia) che tra 21 e 27 marzo hanno partecipato assieme a noi ai seminari e alle attività organizzate dall’associazione cipriota E-Youth.

Abbiamo deciso di partire prima dell’inizio del corso, e siamo arrivati sull’isola qualche giorno prima, il 19 marzo, per guardarci un po’ attorno e andare alla scoperta della “real Cyprus” (come Adela Quested, che nel romanzo di E.M. Forster andava alla disperata ricerca di “the real India”, perdendosi nelle grotte di Marabar). Vi avevamo dato qualche anticipazione, confidandovi le nostre aspettative, le speranze e il fermento pre-partenza. Poi vi abbiamo portato con noi alla scoperta dei posti più belli, grazie a un live tweet  da cui è nato anche uno storify. Ora vi raccontiamo per filo e per segno com’è andata.

Training course “European Elections 2014: Time for Action”

european-union-house-ciproIl progetto è stato organizzato dal gruppo E-Youth di Cipro, in partnership con Youth Business Network (Grecia) e un team di ricerca della Democritus University della Tracia. Si tratta di un corso inserito all’interno dello Youth in Action Programme 2007-2013, approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dei Ministri nel dicembre 2006. Rivolto a giovani tra i 15 e i 28 anni residenti in uno dei 27 Paesi membri UE, coinvolge istituzioni locali, organizzazioni, enti non-profit. Scopo del progetto, facilitare l’inclusione dei ragazzi all’interno della società e incoraggiare lo spirito di iniziativa, promuovendo una migliore comprensione delle diversità in Europa.

Youth in Action si articolava in 5 programmi: Youth for Europe; European Voluntary Service; Youth in the World; Youth Support Systems; Support for European cooperation in the youth field.

Dal 2014 Youth in Action è stato inglobato all’interno del nuovo Erasmus + 2014-2020, progetto per educazione, formazione, gioventù e sport che combina LLP, YiA e altri 5 programmi di cooperazione internazionale. In particolare, il nostro training course sulle elezioni si è svolto a proprio a Nicosia, all’interno del Youth Hostel Zemenides Mansion, e nei sei giorni di training abbiamo partecipato a workshop, lavori di gruppo, street actions; abbiamo discusso di argomenti di attualità e messo in atto simulazioni di sedute della Commissione e del Parlamento Europeo, cercando di approfondire il programma dei vari partiti, anche mediante ricorso a quiz, giochi, momenti partecipativi.

time-for-action-cipro-2Si è cercato di approfondire tematiche come quelle legate al mondo LGBT e alla rappresentanza omosessuale all’interno del nuovo Parlamento Europeo dopo maggio 2014: abbiamo scoperto che Cipro sembra non recepire le tendenze internazionali ed europee e resta perlopiù esclusa dal processo di tutela della comunità LGBT e di riconoscimento dei diritti fondamentali. Ci ha sorpreso constatare la scarsa informazione della maggior parte dei cittadini ciprioti interpellati, molti dei quali non avevano mai sentito l’acronimo “LGBT” e per i quali la confusione a riguardo sembrava regnare sovrana. Ci siamo confrontati con i nostri colleghi su temi come ambiente e sostenibilità; legalizzazione delle droghe leggere, allargamento dei confini della UE. Abbiamo partecipato a un incontro con alcuni dei responsabili della European Union House Cyprus in cui si è parlato delle dinamiche all’interno delle “stanze dei bottoni” della UE, delle differenze tra Commissione e Parlamento europeo, dell’importanza del voto e della partecipazione dei cittadini, che attraverso la UE possono dire la loro e avere un impatto su un piano ulteriore rispetto a quello nazionale: “act, react, impact”, non a caso, è lo slogan delle elezioni di maggio.

Nicosia


Nicosia, città interculturale, ponte sul Mediterraneo, avamposto europeo al confine con il continente asiatico. Capitale che si affaccia su Turchia, Siria, Libano, Grecia; città dall’animo ellenico ma a soli 70 chilometri dalle coste ottomane, dalle quali la separa solo un lembo di mare; metropoli con grattacieli e villaggio di agricoltori: questa moltitudine di anime rende Nicosia così affascinante e difficile da inquadrare all’interno degli schemi tradizionali.

Atterriamo sull’isola di notte mentre ci accoglie una luna rosso sangue che spunta dal mare, proprio come dal mare era spuntato il Sole, quella mattina, a Genova. E così ci sentiamo già un po’ più di casa, in una Cipro che a volte ci ricorda Rimini, a volte il Salento. E, nonostante il mare verde cristallino e le scogliere scolpite dal vento, l’isola non è solo la sua costa. I collegamenti al suo interno sono semplici: lunghe superstrade uniscono rapidamente le più importanti città a Nicosia, a cui tutte convergono naturalmente come in una sorta di raggiera. In poco meno di un’ora di bus, tra distese di uliveti, dolci onde collinari e altopiani rocciosi, raggiungiamo la capitale. La stazione dei bus si trova su quello che solo in un secondo tempo capiremo essere un bastione delle antiche mura veneziane della città, perfettamente conservato come tutti gli undici che la difendono. È una cinta muraria imponente, una delle meglio conservate del Mediterraneo, il cui impatto è tanto forte da non aver lasciato indifferente un’architetto del calibro di Zaha Hadid, impegnata nel progetto dell’Eleftheria Square. Se la prima cosa che un turista vede di Nicosia sono le sue mura, le dimentica immediatamente dopo attraversando la città, grazie al calore e alla cordialità della sua gente. Percorrendo la strada principale, da cui si ramificano una serie di stradine ricche di locali che sprigionano i profumi dei narghilè fumanti, si arriva molto in fretta al CheckPoint, unico ingresso del muro che divide ancora l’ultima capitale del mondo in due. Prendiamo “coraggio”, non tanto per il timore, quanto per il fascino che la cosa comporta: passiamo dal controllo passaporti, compiliamo il visto, lo restituiamo per i timbri e, finalmente, siamo nella parte turca di Nicosia. E sembra immediatamente di essere in un altro continente. Le voci, i canti dai minareti, le stradine piene di botteghe e artigiani, il Bazar carico di incensi e tessuti, le pietre e i gioielli orientali, la cattedrale di S. Sofia convertita a Moschea, le bandiere turche e i soldati in appostamento. La parte turca di Nicosia affascina per tutte queste cose insieme. Ma ancora di più affascina perché la gente ha la stessa identica cordialità e lo stesso identico calore di quella dall’altra parte. E si intuisce, allora, che a dividerli sia solo una striscia di muro militarizzata e di filo spinato. Sarebbe bello che, anche rimanendo così le cose, pur rimanendo divisi, si mandassero a casa i soldati e si abbattesse quella barriera. Magari tutti si accorgerebbero che, in effetti, non ce n’era affatto bisogno.

 

Elettra Antognetti e Nicola Damassino


  • progetti europei, viaggi
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Perdersi a Venezia, in un labirinto galleggiante di umanità e storia. Gli scatti rubati e i vicoli ciechi delle persone
    Perdersi a Venezia, in un labirinto galleggiante di umanità e storia. Gli scatti rubati e i vicoli ciechi delle persone
  • Regione Liguria, nuova sede di rappresentanza a Bruxelles costa 30mila euro all’anno. Toti: «Surreale non essere presenti dove si decidono finanziamenti»
    Regione Liguria, nuova sede di rappresentanza a Bruxelles costa 30mila euro all’anno. Toti: «Surreale non essere presenti dove si decidono finanziamenti»
  • Un viaggio nel Ulster dei pastori e dei pescatori. L’irresistibile richiamo del viaggiare
    Un viaggio nel Ulster dei pastori e dei pescatori. L’irresistibile richiamo del viaggiare
  • Amburgo, la città risorta dalle ceneri della guerra, il suo porto e la sua identità
    Amburgo, la città risorta dalle ceneri della guerra, il suo porto e la sua identità
Altri articoli di questa categoria
  • Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova
    Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova
  • La pandemia e le responsabilità degli adulti. Bruno Morchio: “Ai ragazzi serve la rielaborazione critica della realtà”
    La pandemia e le responsabilità degli adulti. Bruno Morchio: “Ai ragazzi serve la rielaborazione critica della realtà”
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista