add_action('wp_head', function(){echo '';}, 1);
Martedì 18 e mercoledì 19 dicembre è previsto un tour de force in Sala Rossa per concludere tutte le pratiche rimaste in sospeso; un'organizzazione del lavoro criticata dal M5S che sottolinea come sia impossibile avere il tempo necessario per studiare i documenti
Due sedute fiume del Consiglio comunale, martedì 18 e mercoledì 19 dicembre, un “tour de force” con partenza alle 9:30 e sessioni ad oltranza per esaurire tutte le pratiche rimaste in sospeso: una mozione sulla viabilità in via Borzoli (tema particolarmente caldo viste le continue proteste degli abitanti del quartiere), 5 delibere di consiglio, 4 delibere con proposte di Giunta al Consiglio (tra le quali spiccano: messa in vendita di alcune farmacie comunali; modifica della destinazione urbanistica dell’ex ospedale Martinez di Pegli; accordo di programma per le attività estrattive nelle cave della Val Chiaravagna).
Un’organizzazione del lavoro criticata dal Movimento 5 Stelle che denuncia «Stiamo sperimentando una situazione insostenibile dal punto di vista della trasparenze e del confronto democratico – scrive il M5S – La Giunta Doria, che nel programma elettorale parlava di partecipazione della cittadinanza, con molta probabilità si riferiva a qualcosa di diverso da quello che i cittadini e noi stessi possiamo considerare come tale».
«Abbiamo ricevuto questa mattina (venerdì 14 dicembre) i documenti relativi alla vendita delle farmacie comunali come di altri punti all’ordine del giorno dei due prossimi consigli comunali (sedute del 18 e 19 dicembre), mentre le relative commissioni sono convocate per il giorno precedente – sottolinea il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle – Durante la Conferenza dei capigruppo il nostro portavoce, Paolo Putti, ha contestato fortemente questa modalità di lavoro, ma la sua è stata l’unica voce fuori dal coro. Denunceremo in Consiglio, per l’ennesima volta, questa situazione, facendo notare che abbiamo fatto delle proposte di modifica al regolamento proprio nella direzione di garantire tempi minimi per lo studio e la condivisione delle pratiche».
«Negli ultimi tempi ci siamo trovati di fronte a ordini del giorno che presentavano per lo più temi proposti dai consiglieri (interpellanze, mozioni, ecc.) e, in qualche caso, piccole modifiche di bilancio proposte dalla Giunta e già ampiamente discusse nelle commissioni deputate – spiega il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Emanuela Burlando – Sorge a questo punto un legittimo dubbio: c’è forse nella Giunta la volontà di non portare certe proposte in Consiglio? Manca la lucidità necessaria a formularle o piuttosto non si vogliono affrontare temi che potrebbero mettere in crisi questa fantomatica maggioranza, la cui scarsa o nulla identità di vedute in merito a tematiche cruciali per il nostro territorio è cosa ormai nota? E dove sono finiti i nostri articoli 57 (interpellanze), i nostri articoli 54 (interrogazione a risposta immediata) e 56 (interrogazione a risposta scritta) relativi agli espropri relativi al Terzo valico, società partecipate (Iren, AMIU, etc.), acqua pubblica, ecc.?».
«Sarebbe interessante comprendere qual è l’ordine di priorità utilizzato dall’ufficio del Presidente del Consiglio per scegliere le tematiche da mettere in evidenza nella sede istituzionale più essenziale per la città: il Consiglio comunale – conclude il consigliere del M5S – State pur sicuri che tutti gli argomenti sui quali, fino ad oggi, non si è voluto trovare il tempo di discutere, verranno fatalmente proposti negli ordini del giorno delle convocazioni del 18 e 19 dicembre».
Matteo Quadrone
Foto di Daniele Orlandi
Commento su “Consiglio comunale, doppia seduta: la denuncia del Movimento 5 Stelle”