Comune e Regione insieme per un nuovo progetto destinato a chi non può sostenere l' affitto, senza però rientrare in categorie Erp. Ma la distanza "politica" tra gli enti rimane
Un progetto da 400 mila euro, per riqualificare appartamenti e spazi verdi, da assegnare in locazione a canone moderato rivolgendosi a quella fascia di popolazione che è appena sopra i requisiti Erp. L’iniziativa è cofinanziata da Regione Liguria, ma rimangono le distanze “politiche” tra Tursi e Piazza De Ferrari.
«Un intervento piuttosto sperimentale – afferma l’assessore alle Politiche della casa di Comune di Genova, Emanuela Fracassi – che permette di recuperare otto alloggi, oggi nelle disponibilità di Spim, ma che non sono stati venduti, e che quindi ritorneranno a Comune di Genova». L’inizio di un un nuovo canale di intervento che vuole riconoscere e rispondere ad un disagio sempre più impattante sulla società cittadini: «Dare risposte alla fascia reddituale che non può sostenere un affitto, ma che non ha i requisiti per entrare nelle liste Erp».
Spim, la società pubblica che si occupa della promozione del patrimonio immobiliare del Comune di Genova, è partner del progetto: il passaggio delle disponibilità sarà fatto attraverso delibera, forse entro questo ciclo amministrativo: «Su questo siamo cauti, ma va detto che il progetto è in fase avanzata – conferma l’assessore – e i lavori dovrebbero iniziare a concludersi nel 2018»
L’intervento sarà focalizzato inizialmente su 8 appartamenti, tra via Bologna e piazzale Pestarino, ma è previsto anche una seconda fase: «Stiamo iniziando la progettazione per un azione simile negli alloggi sociali di vico del Teatro Nazionale, dove però le caratteristiche strutturali e logistiche farebbero pensare a locazioni destinate ai giovani». Le tempistiche, in questo caso, al momento non sono quantificabili.
Questo progetto, come dicevamo, è stato cofinanziato da Regione Liguria per il 50% dell’importo: un investimento che inserito in un più ampio intervento di sostegno ai comuni liguri in materia per un importo complessivo di un milione e 300 mila euro. La cosa non basta a placare le polemiche tra enti, che sulla questione “Emergenza Casa” hanno idee e priorità politiche differenti: «Regione Liguria non ha confermato il fondo di 500 mila euro per l’Agenzia per la Casa – attacca Fracassi – scelta che la dice lunga sulle priorità politiche della giunta regionale». Recentemente però da Piazza De Ferrari sono arrivati i soldi per il fondo per la morosità incolpevole: «Si, ma erano soldi ministeriali, che Regione ha solamente “girato”».
Un ulteriore piccolo passo, quindi, per arginare quella che da qualche anno è diventata una delle principali emergenze di Genova e di tutto il paese. Sicuramente una notizia positiva; anche se un maggior coordinamento tra gli enti gioverebbe senza dubbio alla causa.
Nicola Giordanella