Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Equitalia: dopo lo sciopero della fame c’è una prima vittoria

La Giunta regionale sarda ha varato una proposta di Disegno di Legge Costituzionale con la quale è stata avanzata richiesta ufficiale di riorganizzazione regionale attraverso un’apposita Agenzia delle entrate a carattere pubblico


24 Novembre 2011Notizie

 

Dalla Sardegna arriva una storia che potrebbe cambiare il destino di migliaia di contribuenti alle prese con l’aggressivo sistema di riscossione affidato dallo Stato alla famigerata Equitalia spa.

Praticamente un mostro giuridico pubblico- privato con un’ambivalenza di fondo difficilmente sopportabile in un vero Stato di Diritto.
Una società per azioni (ex Riscossione spa) ma a partecipazione pubblica (vedi i due soci Agenzia delle Entrate e Inps), gestita con soldi pubblici ma anche attraverso soggetti privati (persone fisiche e persone giuridiche in sistema di subappalto).

Una struttura pubblica quando gli è permesso di pignorare, vendere, bloccare i pagamenti e i crediti, ritenere le somme da pagare, imporre interessi usurari presentandosi come la legge per interposta persona.
Privata perché dispone di tutte le libertà di una società per azioni e, come autorizza formalmente il suo statuto, libera di operare su fondi, utili, contratti, incarichi ed operazioni finanziarie di ogni genere senza dover sottostare a nessun vincoli istituzionale.

Equitalia ha il potere di riscuotere soldi presuntivamente appartenenti al pubblico (tasse, multe, bolli e altri) ma anche, come dimostrano numerosi episodi avvenuti in ogni angolo d’Italia, soldi chiesti solo per errore e prelevati con pratiche al limite della violenza senza ricorrere a nessun giudice.

Il 7 novembre un gruppo di donne sarde ha iniziato uno sciopero della fame in difesa delle loro case e delle aziende dei mariti minacciate dai pignoramenti. Una protesta terminata un paio di giorni fa dopo che è riuscita nell’intento di far emergere le drammatiche difficoltà economiche con cui convivono migliaia di contribuenti completamente indifesi e senza le necessarie tutele dinanzi alla prepotenza di Equitalia spa.

Ed è grazie alla coraggiosa azione di queste donne che la Sardegna ha conseguito la prima vittoria contro Equitalia spa.
La Giunta regionale sarda infatti ha varato lo scorso 16 novembre una proposta di Disegno di Legge Costituzionale con la quale è stata avanzata richiesta ufficiale sia di sganciamento del sistema contributivo sardo da Equitalia spa, sia di riorganizzazione regionale attraverso un’apposita Agenzia delle entrate a carattere pubblico.
La Sardegna ha inaugurato una strada che potrebbe dare il via libera ad altre forme di allontanamento dall’ attuale sistema statuale di riscossione affidata ai privati.

 

Matteo Quadrone


  • tasse
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Bilancio, sarà riproposta la aggregazione Amiu-Iren. Doria: «Così i conti sono in ordine, non esiste un piano B»
    Bilancio, sarà riproposta la aggregazione Amiu-Iren. Doria: «Così i conti sono in ordine, non esiste un piano B»
  • Imu, 14 mila pagamenti non corretti gettano le famiglie genovesi nella crisi
    Imu, 14 mila pagamenti non corretti gettano le famiglie genovesi nella crisi
  • Comune di Genova, ecco la “pezza” per salvare bilancio e giunta. Venerdì pomeriggio si vota in Consiglio
    Comune di Genova, ecco la “pezza” per salvare bilancio e giunta. Venerdì pomeriggio si vota in Consiglio
  • Il bilancio del Comune di Genova: terzo settore, cultura, mobilità, sport… facciamo i conti
    Il bilancio del Comune di Genova: terzo settore, cultura, mobilità, sport… facciamo i conti
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista