Il rumore assordante ed i fumi prodotti da motori sempre accesi, costringono gli abitanti della zona a serrare le finestre. Eppure, almeno per quanto riguarda il problema acustico, una soluzione esiste solo che non viene messa in pratica
Una rimessa Amt – da dove quotidianamente partono un centinaio di autobus – genera una serie di criticità nel quartiere della Foce, per colpa di un’ubicazione disgraziata, a ridosso di numerose abitazioni, in una zona soggetta ad un intenso traffico di mezzi privati. Ormai da lungo tempo, i residenti di via Maddaloni, via della Libertà e via Finocchiaro Aprile, protestano contro l’inquinamento acustico e quello ambientale causato dal rumore assordante e dai fumi tossici che avvelenano l’aria e costringono i cittadini a serrare le finestre per preservare la salute.
Il problema principale è legato al rumore visto che, spesso e volentieri, gli autisti tengono i mezzi accesi con vibranti accelerate per mandare in pressione i motori. Eppure ciò non sarebbe necessario visto che da alcuni anni Amt ha installato un sistema centralizzato, il cosiddetto press block, che permette di caricare l’aria compressa senza bisogno di accendere i motori degli autobus. Ma tant’è, secondo la denuncia degli abitanti, alcuni autisti non rispetterebbero le norme e continuerebbero con la consueta pratica.
Sui forum online del Movimento 5 Stelle la questione è materia di discussione da alcuni mesi e così i consiglieri comunali “grillini” si sono schierati al fianco dei residenti.
«Abbiamo eseguito un accesso agli atti trovando una prima discrepanza – spiega il consigliere Stefano De Pietro – Il Comune di Genova e l’Arpal (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Liguria) hanno prescritto all’azienda di utilizzare “esclusivamente” il sistema centralizzato. Amt ha ammesso il problema inviando una serie di avvertenze ai dipendenti, prima fra tutte quella di utilizzare il press block, “quando è possibile”. È proprio quest’ultima definizione a lasciare perplessi perché le norme impongono di utilizzare sempre questo sistema».
Per quanto riguarda l’inquinamento prodotto dai gas di scarico «Il problema è più complesso – sottolinea De Pietro – considerando la difficoltà nel realizzare le adeguate misurazioni che consentano una lettura precisa dei dati».
Comunque, il consigliere comunale assicura il massimo impegno del Movimento 5 Stelle «Stiamo leggendo attentamente le carte. Il nostro obiettivo è riunire le parti, abitanti ed azienda, intorno ad un tavolo per provare a trovare una soluzione».
Matteo Quadrone
Foto di Daniele Orlandi