Nel ponente si scatena l’indignazione per la decisione di sospendere la realizzazione dei presidi sanitari previsti nelle aree ex Martinez (Pegli) ed ex Coproma (Voltri)
La travagliata vicenda della piastra ambulatoriale che dovrebbe sorgere nell’area dell’ex ospedale Martinez di Pegli si arricchisce di un nuovo capitolo. Tutto comincia nel febbraio scorso, quando Regione Liguria e Comune di Genova firmano un protocollo d’intesa che individua Villa Bombrini a Cornigliano quale sito destinato alla realizzazione dell’ospedale unico del Ponente e stabilisce quali saranno le Piastre Poliambulatoriali sul territorio: Voltri (area ex Coproma-Tecsaldo); Teglia (area ex Mira Lanza); S.Fruttuoso–Corso Sardegna (area ex Mercato Ortofrutticolo); Quarto (nell’ambito del processo di riorganizzazione dell’area dell’ex Ospedale Psichiatrico). Neppure una menzione per il progetto del presidio sanitario di Pegli, improvvisamente scomparso dai documenti ufficiali, scatenando così le proteste degli abitanti e del Municipio Ponente, traditi dopo anni di promesse non mantenute.
A metà luglio, però, il Consiglio comunale approva all’unanimità un’interpellanza – presentata dai consiglieri Paolo Gozzi (Pd) e Antonio Bruno (Fds) – con la quale Palazzo Tursi assume una decisa presa di posizione a favore della realizzazione di un’opera già finanziata e fondamentale per il ponente genovese.
Durante l’estate l’assessore regionale alla Sanità, Claudio Montaldo, annuncia in un’intervista la decisione di sospendere la realizzazione delle piastre ambulatoriali a causa della scarsità di risorse e dei nuovi tagli previsti dalla spending review del Governo Monti. In pratica parliamo di un “congelamento” dei progetti, almeno per due anni, che non riguarda solo la struttura sanitaria di Pegli ma anche quelle di Voltri, Corso Sardegna, Teglia e Quarto. La retromarcia della Regione Liguria viene confermata dalla delibera di Giunta del 27 luglio scorso con cui si decide ufficialmente di dirottare i fondi destinati alla realizzazione delle cosiddette “palazzine della salute” verso altre destinazioni, in particolare per il finanziamento di alcuni interventi al San Martino-Ist. Il Partito Democratico – di cui è esponente lo stesso assessore Montaldo – vive una spaccatura al suo interno, stretto fra le esigenze dettate dalla penuria di risorse economiche e le inevitabili attese che provengono dall’intero territorio genovese, nel corso degli anni progressivamente privato di numerosi presidi sanitari.
Nel ponente l’ennesimo rinvio del progetto delle piastre ambulatoriali di Pegli e Voltri suscita profonda indignazione. La questione è stata al centro di una riunione del Municipio Ponente, svoltasi il 13 settembre scorso. Per l’occasione sono stati invitati anche il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e l’assessore alla Sanità, Claudio Montaldo. Purtroppo però i due rappresentanti istituzionali non si sono presentati. Un ulteriore schiaffo per i residenti dei quartieri ponentini che si attendevano almeno una spiegazione. Per questo motivo presidente e consiglieri hanno deciso che la prossima riunione municipale dedicata ai due mancati progetti si svolgerà proprio dinanzi agli uffici della Regione, in segno di protesta. Il consiglio, guidato dal presidente Mauro Avvenente, ha votato all’unanimità una mozione in merito. Alla riunione saranno invitate tutte le associazioni, comitati e cittadini per ricordare agli amministratori pubblici il loro dovere di informare la popolazione.
Matteo Quadrone
Foto di Daniele Orlandi