Due assemblee pubbliche a Pontedecimo (21 settembre) e Sestri Ponente (22 sett.); Giovedì 27 manifestazione con corteo e marcia sulla Regione Liguria
Una mobilitazione unitaria di comitati, associazioni, sindacati: i prossimi giorni si annunciano particolarmente caldi sul fronte della lotta contro i tagli al servizio socio-sanitario ligure. Nel mirino c’è la Giunta regionale artefice di un piano che «inasprisce le già gravissime sperequazioni tra una parte e l’altra della città negando l’unica opera seria e necessaria, ovvero la costruzione dell’Ospedale di Ponente – spiega il sindacato autonomo Fials, da mesi in prima linea per contrastare le politiche regionali sulla sanità – Oggi la Regione decide in proprio, non si confronta con nessuno, non ascolta i territori e meno che meno i sindacati dei lavoratori del settore».
Si comincia con due assemblee pubbliche nei quartieri maggiormente colpiti dalle decisioni della Regione Liguria, Sestri Ponente e Pontedecimo, entrambi perderanno i loro presidi territoriali con la soppressione di interi reparti. Questi gli appuntamenti: Venerdì 21 ore 17:30 presso il palazzo comunale a Pontedecimo; Sabato 22 settembre ore 15:30 presso il salone della P.A. Croce Verde di Sestri Ponente.
«I due Claudio, Burlando e Montaldo, da sette anni e mezzo al governo della sanità ligure, vogliono far pagare ai cittadini genovesi ed in particolare a quelli del Ponente, le loro incapacità gestionali – scrivono i Comitati per la salvezza dell’ospedale Gallino (Pontedecimo) e del Padre Antero Micone (Sestri Ponente) – Ormai non rappresentano né il presente né il futuro ma soltanto il passato fatto di sprechi e di menzogne: hanno bloccato l’appalto del Nuovo Ospedale della Val Polcevera ed hanno promesso che quei soldi sarebbero serviti a realizzare il Nuovo Ospedale del Ponente. Hanno mentito! Hanno dirottato quei finanziamenti all’ospedale Galliera. Del Nuovo Ospedale non vi è neanche il progetto ma intanto hanno continuato a tagliare i servizi nel Ponente ed ora vogliono trasformare l’ospedale Gallino di Pontedecimo ed il Padre Antero di Sestri in poliambulatori. Noi non ci stiamo!».
Secondo i Comitati metà della popolazione genovese rischia di rimanere senza servizi ospedalieri «si vogliono tagliare circa cinquecento posti letto: è come chiudesse un grande ospedale con ricadute sia sull’assistenza che sull’occupazione – scrivono i promotori della mobilitazione – Prima di tagliare posti letto pubblici si comincino a togliere le convenzioni con i privati. Si cominci col togliere la convenzione con il privato ospedale Galliera».
Inoltre «per attuare questo scempio la Giunta regionale, con delibera, ha sospeso i poteri in materia sanitaria del Consiglio Regionale e della Conferenza dei Sindaci – sottolineano i Comitati – Se il Governo Monti facesse altrettanto col Parlamento, saremmo al “colpo di stato”».
Le misure del Governo (spending review), quelle di aziende sanitarie e Regioni coinvolgono tutti «chi non è colpito direttamente oggi potrà esserlo domani – ricorda la Fials – Il taglio al welfare è strutturale e prevede “step” di interventi semestrali e annuali. In questa situazione il Sindaco di Genova e le istituzioni territoriali stranamente tacciono rinunciando alle loro prerogative e venendo meno ai propri doveri. Noi rinnoviamo l’appello a tutti: comitati, associazioni, sindacati. Occorre fermare questo scempio. Occorre mobilitarsi, attivare iniziative e farsi sentire».
Giovedì 27 settembre sarà la volta della manifestazione con il corteo che marcerà sulla Regione. Il concentramento è previsto per le ore 15.30 presso la Stazione Marittima: i cittadini sono invitati a partecipare a piedi, in bicicletta, in moto o in macchina.
Venerdì 28 settembre, invece, è in programma lo sciopero generale di 24 ore dei lavoratori della sanità e del pubblico impiego con manifestazione nazionale a Roma. A Genova attivo dei lavoratori della sanità ore 10.00 al circolo operaio di via Donghi.
Matteo Quadrone