Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

LasciateCIEntrare: una campagna per chiedere libertà di informazione sui CIE

Una settimana di mobilitazione, dal 23 al 28 aprile, davanti ai cancelli dei Centri di identificazione ed espulsione per migranti, per chiedere l'abolizione delle detenzioni amministrative e verificare le condizioni delle persone recluse ed il rispetto dei diritti umani


24 Aprile 2012Notizie

Al via la campagna contro le detenzioni amministrative nei Centri di identificazione ed espulsione per migranti sparsi sul territorio italiano: “LasciateCIEntrare”, per la seconda volta dopo la mobilitazione del 2011, Fnsi, Art. 21, European Alternatives, Cgil, rete Primo Marzo, Giù Le Frontiere, Asgi, Open Society Foundation, insieme a tante altre associazioni nazionali e internazionali e partiti della sinistra italiana, chiedono libertà di accesso alle strutture per verificare le condizioni delle persone recluse, durante la settimana di mobilitazione iniziata ieri, 23 aprile, all’interno della campagna europea OPEN ACCESS NOW, con l’obiettivo di riportare l’attenzione pubblica su questo tema.

Fino al 28 aprile saranno nove le manifestazioni e gli appuntamenti che porteranno parlamentari, operatori dell’informazione e sindacalisti davanti ai cancelli dei Cie e, prefetture permettendo, anche dentro le strutture, per chiedere l’abolizione delle detenzioni amministrative, ovvero detenzione per le persone trovate senza documenti, che con l’ultimo governo di centrodestra sono state portate da un periodo di 6 ad uno di 18 mesi.

«Un periodo lunghissimo, inaccettabile, che viola ogni diritto umano, anche perché chi si trova là dentro non ha commesso alcun reato se non quello di non avere i documenti», denuncia il responsabile nazionale immigrazione della Cgil, Pietro Soldini.

La mobilitazione del 2011 aveva portato ad un importante risultato: consentire di nuovo ai giornalisti l’accesso nei CIE previa autorizzazione della prefettura. Diritto che era stato negato dal Ministro Maroni con un’apposita circolare (la n. 1305) il primo aprile dell’anno scorso.

«Ma questo primo successo purtroppo non è stato sufficiente a garantire la reale libertà di informazione – sottolinea il sindacato dei giornalisti – e molte richieste di accesso vengono ancora negate o ottenute con estrema difficoltà».

Dopo le recenti rivolte ed i casi modenesi di Andrea e Senad, due fratelli ventenni di origine bosniaca ma nati a Sassuolo, costretti a rimanere nel CIE di Bologna per più di un mese perché disoccupati e quindi senza possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno, infine liberati decretando che «chi è nato in Italia non può essere rinchiuso in un CIE»e quello di Said, il ragazzo marocchino fermato sull’altare mentre si accingeva a sposarsi e portato nel CIE per poi essere rilasciato pochi giorni dopo, si pone con urgenza l’esigenza di entrare nei centri d’identificazione per valutare le condizioni dei trattenuti e verificare la possibilità di libero accesso di giornalisti e associazioni.

CHIEDIAMO AI DIRETTORI DELLE TESTATE GIORNALISTICHE E AI GIORNALISTI: di raccontare la realtà dei Cie nella settimana che va dal 23 al 27 aprile, chiedendo l’accesso alle prefetture competenti o rilanciando le iniziative della campagna

ALLA SOCIETA’ CIVILE: di mobilitarsi con noi partecipando ai sit in che verranno organizzati davanti ai Cie

ALLA POLITICA: di rivedere l’attuale normativa a livello nazionale e internazionale

Hanno già aderito molti giornalisti, intellettuali, parlamentari, sindacalisti e associazioni della società civile, fra i quali: Andrea Camilleri, Erri De Luca, Ettore Scola, Stefano Disegni, Fabrizio Gatti, Tiziana Ferrario, Andrea Segre, Enzo Iacopino (presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti).

 

Matteo Quadrone


  • iniziative
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Delibere di iniziativa popolare, il regolamento è in vigore. A dicembre in commissione le tre proposte respinte
    Delibere di iniziativa popolare, il regolamento è in vigore. A dicembre in commissione le tre proposte respinte
  • TEDx sbarca al Porto Antico, “idee che vale la pena diffondere”: dietro le quinte del primo convegno genovese
    TEDx sbarca al Porto Antico, “idee che vale la pena diffondere”: dietro le quinte del primo convegno genovese
  • AZ Genova, l’alfabeto civico: in viaggio per la città fra provocazione e degrado
    AZ Genova, l’alfabeto civico: in viaggio per la città fra provocazione e degrado
  • Segni nel fango: un’asta benefica e un libro di illustrazioni per gli alluvionati genovesi
    Segni nel fango: un’asta benefica e un libro di illustrazioni per gli alluvionati genovesi
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2023 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista