La Giornata dell'accessibilità, della fruibilità e dell'integrazione sociale sarà anche l'occasione per l'allestimento della mostra "Il cervello accessibile", un percorso grafico e di inclusione sociale che raccoglie 23 opere dedicate al tema della disabilità
Sabato 9 giugno, come ormai da molti anni a questa parte, a Loano (Savona) si svolgerà la “Giornata dell’accessibilità, della fruibilità e dell’integrazione sociale” – con il patrocinio del Comune di Loano, di ABC Liguria (Associazione Bambini Cerebrolesi) e della locale Associazione DopoDomani – alle ore 17, presso la Civica Biblioteca (Palazzo Kursaal) sul lungomare.
La localizzazione dell’evento non è casuale perché, proprio nella stessa biblioteca, verrà inaugurato il nuovo ingresso privo di ogni tipo di barriera architettonica.
E non mancherà l’ormai tradizionale presentazione del servizio di balneazione assistita (con le carrozzine da mare Tiralo), fruibile da parte delle persone con disabilità e, per concludere, la degustazione di specialità enogastronomiche locali, a costo zero per il pubblico.
La giornata sarà anche l’occasione per l’allestimento della mostra dal titolo “Il cervello accessibile”, un percorso grafico che raccoglie 23 opere dedicate al tema della disabilità, selezionate tra i lavori prodotti dagli studenti della Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia. Una mostra di grafica e inclusione sociale, scaturita dall’omonimo progetto ideato e gestito dal CRIBA Emilia Romagna (Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale), che sta già riscuotendo successo.
«“Il cervello accessibile” vuole essere l’occasione per una riflessione sull’inclusione che resta uno degli obiettivi della società contemporanea e che troppo spesso rimane confinata ad una posticcia “integrazione” degli immigrati, trascurando gli aspetti del vivere quotidiano che riguardano un ampio numero di persone – spiegano le curatrici Ottavia Manuini e Alessia Planeta – Il percorso sulla comunicazione inclusiva ha come obiettivo quello di creare un approccio nuovo, di intervenire sui punti di vista e sulla conoscenza in modo che le azioni messe in campo non siano più solo un fare per includere ma derivino da un pensiero inclusivo».