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Una contesa che si trascina da anni, anche Genoa e Sampdoria in gara per la nuova gestione dello stadio di Marassi: le novità tra passato e presente
Una contesa che si protrae da alcuni anni sul rinnovamento dello stadio Luigi Ferraris di Marassi, che dopo il fallimento della società che lo aveva in gestione è in balia dei dubbi e della gara ad acquisirne le azioni.
Facciamo un piccolo passo indietro: il Ferraris è al 100% di proprietà del Comune di Genova, che in questi anni lo ha gestito attraverso la società Sportingenova. Dopo il fallimento, l’amministrazione è in mano al liquidatore Adriano Anselmi, che svolge dunque le funzioni di amministratore delegato. Si parla da tempo di un nuovo bando per la gestione dello stadio, nel quale i principali soggetti interessati sono Genoa e Sampdoria, le due storiche squadre di calcio della città.
12 luglio 2011: ultimatum a Genoa e Sampdoria perché accettino o rifiutino una volta per tutte la risposta di Anselmi sulla presa in gestione del Ferraris. Un passo che ha la benedizione del Comune e dell’Assessore con delega allo Sport Stefano Anzalone, ma sui cui le due società hanno tentennato per molti mesi. Il piano prevede che la nuova gestione resti in carica con un contratto quinquennale, e avrà la possibilità di cambiare nome all’impianto, affidarsi a sponsor commerciali (anche nella stessa denominazione, come avviene per esempio per il Palace sede di concerti accanto al Centro Commerciale Fiumara a Sampierdarena) e utilizzare lo stadio anche per visite guidate ed eventi extra sportivi, inclusi i matrimoni.
C’è tempo una settimana per decidere sulla questione, al termine della quale si procederà all’apertura di un bando di gara, che farà svanire ogni possibilità di assegnazione diretta.
IL PRESENTE
Il bando è aperto: sette soggetti in gara per la gestione del Ferraris, Genoa e Sampdoria incluse. Il bando è scaduto lo scorso 31 maggio e l’identità degli altri cinque soggetti coinvolti non si conoscono, anche se le due società (che proprio un anno fa avevano rifiutato la proposta del liquidatore) hanno fatto ricorso al Tar – ciascuna singolarmente ma con gli stessi contenuti e motivazioni – per evitare che soggetti “esterni” possano condizionare in modo negativo la sorte di chi “materialmente” usufruisce dello stadio. Il tribunale si pronuncerà in merito a fine luglio.
Una nuova gestione è fondamentale per la messa in sicurezza e agibilità del Ferraris, questione molto grave per cui periodicamente Anselmi riceve da Roma sollecitazioni a procedere (l’ultima appena una settimana fa), pena il divieto per le squadre locali di giocare all’interno dello stadio.
Una questione che si fa dunque sempre più urgente, anche perché il Comune è vicino ad approvare il progetto di metropolitana fino allo stadio, che una volta inaugurata la stazione di Brignole si spingerà fino a Marassi con un tratto aperto in concomitanza di piazza Martinez, dove si trova una linea ferroviaria in disuso. Dal dire al fare passeranno ancora diversi anni, almeno su questo fronte, ma è importante che la città sede della più antica squadra di calcio d’Italia abbia una sede sportiva degna di questo nome.
Marta Traverso
[foto di Diego Arbore]