Intervista a Nicola Rossi, presidente di NEF (Nord Est Fair) la società che organizza "Arte Genova" presso il complesso fieristico di piazzale Kennedy
Dal 24 al 27 febbraio 2012 la Fiera di Genova ospita la rassegna Arte Genova, mostra mercato dedicata all’arte moderna e contemporanea. Patrocinato dal Comune di Genova, l’evento è organizzato dalla NEF (Nord Est Fair, che cura anche l’appuntamento gemello, a Padova) e presenta ai visitatori una panoramica su più di ottanta gallerie italiane.
Nei quattro giorni di permanenza a Genova, la rassegna prevede altrettante conferenze su diversi temi legati al mondo dell’arte: “Arte e Ambiente: valore individuale e valore sociale”, 24 febbraio ore 15; “I racconti dell’anima nel viaggio dell’artista verso la luce”, 25 febbraio ore 15; “Performance di Nikolinka Nikolova e Ivan Cuvato”, 25 febbraio ore 15; “Dress less to impress – 2989 imago”, 25 febbraio ore 17.
Venerdì, sabato e domenica la rassegna è aperta dalle 10 alle 20, mentre lunedì apre solo tra le 10 e le 13 per permettere la conclusione delle vendite.
Abbiamo curiosato tra gli stand in fase di allestimento poco prima della vernice di presentazione e parlato dell’evento con Nicola Rossi, presidente della NEF.
Arte Genova è giunta all’ottava edizione. Perché scegliere Genova per questa manifestazione?
Abbiamo scelto Genova ormai otto anni fa, ha le giuste dimensioni, i requisiti e la cultura necessaria per ospitare e capire una fiera d’arte. La fase di recessione che sta attraversando il nostro paese rende le cose difficili, ma è proprio in questi momenti che si tende a investire in beni rifugio: l’arte è uno di essi. Paradossalmente, mentre nel campo immobiliare si sono registrate ultimamente delle flessioni, il mercato dell’arte ha evidenziato delle plusvalenze, specie quando si tratta di grandi nomi d’arte moderna e contemporanea.
Arte Padova 2011 registra un afflusso di visitatori che supera le 20mila unità. Quali sono i numeri di Genova?
Padova ormai tocca i 27-28mila visitatori. Qui a Genova ci aspettiamo sui 15mila visitatori. Arte Padova si è svolta lo scorso novembre e ha visto un incremento importante dei flussi economici, con vendite relative anche ad artisti non ancora affermati, che sono poi quegli artisti che possono costituire un delta di crescita degli investimenti.
A quale pubblico vi rivolgete con questa manifestazione? È una realtà aperta anche al grande pubblico che magari viene per semplice curiosità?
Senz’altro una fiera come questa, con le caratteristiche espositive che presenta, è diretta a un pubblico di collezionisti e appassionati, un po’ più selezionato, ma anche a un pubblico museale, composto di visitatori che non comprano ma hanno il piacere di fruire di una serie di opere d’arte: qui hanno occasione di vedere esposte tra le cinque e le seimila opere, difficili da trovare tutte concentrate in un museo. Accanto ai maestri del Novecento vengono presentate giovani promesse che però hanno già un curriculum e una buona attività, e sulle quali è economicamente conveniente investire. Abbiamo allestito un’apposita sezione, “Under 5000”, che raggruppa opere di giovani artisti acquistabili al di sotto dei cinquemila euro.
Nel catalogo 2012 si leggono nomi come Modigliani, Picasso, Warhol, Fontana, Kounellis -per dirne solo alcuni- che sono chiaramente delle istituzioni. Il gallerista, il mercante d’arte, è una figura che può, attraverso la scelta degli artisti da esporre, produrre cultura. Fare scelte di rottura richiede coraggio, in questo momento storico anche di più. Lei ha parlato di giovani promesse: c’è qualche galleria quindi che si muove in questo senso…
Certo è più facile vendere Boetti quando è già diventato Boetti, ma per fortuna c’è sempre il gallerista che fa ricerca, e in questo momento di crisi economica tale lavoro di ricerca aiuta moltissimo perché propone giovani che ovviamente, rappresentando delle novità, hanno quotazioni accessibili.
Claudia Baghino
Video di Daniele Orlandi