Una delibera della Giunta prevede l'attivazione di 15 borse lavoro per persone in difficoltà; tutto ciò grazie a 14.500 euro risparmiati dai gettoni di presenza dei consiglieri
Il Municipio Centro-Est si conferma un ente virtuoso, capace di mettere in pratica una concreta “spending review” che dovrebbe essere d’esempio per tutte le altre amministrazioni municipali. Dopo aver deciso il cambio di sede – scelta unanime del consiglio – che ha permesso di eliminare il fitto passivo, con un conseguente risparmio di circa 45.000 euro annui per il Comune, adesso il Municipio Centro- Est recupera altri 14.500 euro, grazie ad un uso estremamente oculato dei gettoni di presenza, frutto della sensibilità di tutti i consiglieri.
Preziose risorse economiche che saranno destinate al sociale. La delibera approvata dalla Giunta municipale, infatti, prevede 15 borse lavoro, ovvero un rimborso economico temporaneo (€ 250 al mese per tre mesi, eventualmente rinnovabile per altri tre mesi), una misura di contrasto alla povertà per persone selezionate dall’ATS (ex distretto sociale). L’impegno volontario (15 ore settimanali massime) si configura come un’incentivazione all’attività di volontariato con importanti ricadute sul territorio, in particolare a favore delle scuole del Municipio che necessitano di interventi di manutenzione e delle persone anziane in difficoltà (ad esempio la consegna pasti a domicilio, ecc.).
«Stiamo facendo l’impossibile per far fronte ai tagli – spiega il presidente del Municipio, Simone Leoncini- E’ importante avere offerto questa opportunità a persone che vivono una situazione di difficoltà sociale e, contestualmente, fornire una risorsa per la scuola e il territorio».
«Ci auguriamo, però, un cambiamento di rotta a breve – continua Leoncini – i tagli ai servizi e agli enti locali devono finire, altrimenti sarà impossibile far fronte ai crescenti bisogni dei cittadini. Giunta municipale e Consiglio stanno dimostrando un senso di responsabilità ammirevole, ma non possiamo certo fare i miracoli».
Matteo Quadrone
Foto di Daniele Orlandi