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Festival della Scienza 2012, il circo della Zirkus Meer a Palazzo Ducale

Da sempre affascinato dall'arte circense, l'austriaco Walter Moshammer ha cercato di portare alcuni retaggi dei suoi studi scientifici all’interno del mondo del circo


2 Novembre 2012Notizie

Festival della Scienza 2012Nell’ambito dell’edizione 2012 del Festival della Scienza, due giornate sono state dedicate alle esibizioni di Walter Moshammer, circense di origine austriaca e formazione cosmopolita, della scuola Zirkus Meer.

Moshammer, classe 1962, nato a Graz, terminati gli studi di fisica al Politecnico della sua città, collabora dapprima con il CERN di Ginevra, in cui prosegue le sue ricerche sulla dinamica non lineare,  e con l’università di Stanford. Il ’92 è l’anno della svolta, in cui Moshammer approda al circo: agli esordi nella San Francisco School of Arts, seguono gli spettacoli in giro per il mondo, dall’Italia alla Cina, con diverse compagnie circensi. Fino all’approdo al gruppo performativo Zirkus Meer, con cui Walter mette in scena alcune delle sue esibizioni di punta, le stesse che presenta, all’interno del Festival, anche al pubblico genovese.

«Si tratta di 3 spettacoli particolari – racconta Moshammer – il primo, il cerchio di Leonardo da Vinci, elaborato a partire da una serie di schizzi di Leonardo, per secoli ignorati dagli studiosi; il secondo consiste nella creazione di un ponte senza l’impiego di viti, bulloni o quant’altro, nel rispetto della tradizione medievale dei Fréres Pontifes; il terzo, il castello di carte, prevede la costruzione di una struttura verticale formata da tarocchi giganti, raffiguranti famose personalità del mondo della scienza. L’artista si diletta in acrobazie di vario genere e sempre più spericolate, dai volteggi agli equilibrismi a molti metri da terra, in cui anche il pubblico viene coinvolto e invitato a partecipare».

Moshammer è stato da sempre affascinato dal mondo del circo e ha cercato di portare alcuni retaggi dei suoi studi scientifici (sull’elettricità e sulla dinamica) all’interno di questo mondo, sanando la contraddizione solo apparente tra arte e scienza: «L’amore per la scienza fa da sfondo a tutte le mie performance, dai tarocchi con le foto di personaggi del mondo della scienza e con formule matematiche, allo studio delle carte di Leonardo, che mi hanno portato a brevettare, per primo, un’invenzione unica...»
In tema con il leitmotiv di questa edizione del Festival della Scienza, siamo davanti al trionfo dell’immaginazione!

Elettra Antognetti
[foto e video Daniele Orlandi]


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