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Gli abitanti del quartiere, contrari ad un'operazione immobiliare dal pesante impatto ambientale, chiedono alle istituzioni di abbandonare il progetto e concentrare le poche risorse disponibili dove davvero c'è necessità
Il Comitato dei Cittadini per Carignano – da tempo in lotta per difendere il quartiere contro la cementificazione – lancia l’ennesimo appello alle istituzioni locali affinchè queste ultime assumano una posizione netta, dichiarando definitivamente superato il progetto del nuovo ospedale Galliera.
La dirigenza dell’ospedale di Carignano ha presentato ricorso al Consiglio di Stato per chiedere la sospensione della sentenza del Tar che, nell’aprile scorso, aveva annullato la delibera di approvazione della variante urbanistica per la costruzione del nuovo Galliera, con la prevista trasformazione di alcuni padiglioni (non quelli storici) in spazi residenziali e commerciali. Un’operazione che avrebbe consentito di renderli maggiormente appetibili sul mercato immobiliare ma contestata dai residenti che prefigurano il rischio di una possibile speculazione edilizia.
«La costruzione di un nuovo faraonico ospedale accanto a quello esistente e perfettamente funzionante è anacronistica – scrivono i cittadini in una nota – Si concentrino le poche risorse pubbliche disponibili per per la cura dei malati e si costruiscano nuovi ospedali dove davvero c’è necessità di presidi sanitari ad esempio nel Ponente genovese».
D’altra parte i costi evidenziati dal Pef (Piano Economico-finanziario) del progetto sono esorbitanti: parliamo di circa 180 milioni di euro coperti da un sostanzioso finanziamento regionale (51 milioni); dalla vendita degli attuali padiglioni (48 milioni); dalla vendita di beni e terreni a Voltaggio e Coronata (4 milioni e 400mila) ed infine con 75 milioni di mutuo bancario.
«Ci aspettiamo che la Regione ed il Comune prendano una decisa posizione dichiarando definitivamente superato il progetto del nuovo Galliera in quanto non più rispondente alla necessità di salute del territorio e non più compatibile in un quadro di risorse sempre più scarse», conclude il Comitato.
Matteo Quadrone
Foto di Daniele Orlandi