Il comitato Stop OPG che si batte affinché venga finalmente superato un modello di detenzione "medioevale" lancia la campagna per dare "un volto, un nome, restituire identità, storia, cittadinanza, ad ogni persona internata in OPG"
In attesa che il Senato approvi l’emendamento, già passato all’unanimità in Commissione Giustizia il 12 gennaio, per la chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), il Comitato Stop Opg si riunirà il 26 gennaio per presentare pubblicamente la Campagna “Un volto, un nome” per sostenere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e la “presa in carico” per l’assistenza e la cura delle persone, alternativa all’internamento in OPG.
Le condizioni inaccettabili in cui sono costretti oltre 1500 nostri concittadini reclamano interventi forti che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha sollecitato parlando di “estremo orrore dei residui ospedali psichiatrici giudiziari, inconcepibile in qualsiasi paese, appena appena civile”.
“Dobbiamo dare un volto, un nome, restituire identità, storia, cittadinanza, ad ogni persona internata in OPG”, si legge nel manifesto della campagna. Il comitato promotore chiede al Governo (Ministri della Giustizia e della Salute) di fermare l’invio di cittadini in Opg e far dimettere gli internati per farli assistere e curare nei territori di residenza. Mentre le Regioni tramite le proprie Asl devono organizzare la presa in carico di ogni internato e l’assistenza socio-sanitaria alternativa all’internamento.
La galassia di associazioni, che si batte affinché finalmente venga superato un modello di detenzione “medioevale”, ha scritto al Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, al Ministro della Salute Renato Balduzzi, al Ministro della Giustizia Paola Severino e al Presidente Ignazio Marino (Commissione inchiesta sull’efficacia e sull’efficienza del SSN), per annunciare la campagna “Un volto, un nome.
Ma è stata anche l’occasione per chiedere un incontro, in particolare sugli impegni assunti per il superamento degli OPG in attuazione dell’ Accordo Stato Regioni Enti Locali, del 13 ottobre 2011, dichiarando da subito la piena disponibilità a collaborare, in piena autonomia e nel rispetto dei ruoli istituzionali.
Ora StopOPG procederà con le iniziative della campagna “Un volto un nome” anche nelle singole regioni.
Commento su “Ospedali psichiatrici giudiziari: al via la campagna “Un volto, un nome””