Secondo i dati di Tursi la pedonalizzazione della piccola salita nel centro cittadino non ha inciso negativamente sul traffico, nonostante la non semplice mobilità della zona. Raggiunto l'obiettivo di mettere in sicurezza l'accesso alle scuole, ora si cercano risorse per favorire il flusso dei turisti verso il borgo del Carmine
La pedonalizzazione di via Vallechiara non incide negativamente sul traffico in zona Annunziata. O almeno non lo fa in maniera particolarmente significativa. È questa la sostanza di quanto riportato ieri pomeriggio in Consiglio comunale dall’assessore alla mobilità Anna Maria Dagnino in risposta a tre articoli 54 proposti dai consiglieri De Benedictis (Gruppo Misto), Nicolella (Lista Doria) e Lauro (Pdl – Forza Italia).
Il provvedimento, arrivato a fine estate, aveva trovato diverse motivazioni tutte molto condivisibili. Intanto l’opportunità per centinaia di alunni di scuole elementari, medie, superiori e pure di un asilo, di giungere a destinazione in assoluta sicurezza, magari sfruttando uno dei tanti strumenti di mobilità sostenibile che hanno sempre più successo in città come il Pedibus. Un vantaggio anche dal punto di vista dell’attrattività turistica con un collegamento più immediato da Strada Nuova, e quindi da piazza De Ferrari, oppure dal Centro Storico verso il caratteristico borgo del Carmine. Infine, un’opportunità anche per “allungare” la pista ciclabile di via XX Settembre di prossima realizzazione.
«Grazie al sistema di monitoraggio del percorso degli autobus – ha detto l’assessore in Sala Rossa – abbiamo dati molto precisi sul traffico che ci confermano la bontà delle scelte fatte quest’estate: il traffico in discesa da via Brignole De Ferrari e via Polleri in direzione piazza dell’Annunziata ha subito al massimo un rallentamento di 3, 4 minuti nelle ore di punta, su un tratto di circa 300 metri di lunghezza. Un sacrificio a mio avviso ampiamente sostenibile in virtù dei vantaggi che la chiusura di via Vallechiara ha portato ai cittadini, soprattutto dal punto di vista della messa in sicurezza di un percorso che porta a diverse scuole».
La strada era stata chiusa durante i lavori di riqualificazione dei marciapiedi davanti all’istituto scolastico “Vittorio Emanuele II – Jacopo Ruffini” per rispondere a una richiesta di genitori e dirigente scolastico che giaceva inascoltata da anni: nei periodi del cantiere si è visto che la modifica temporanea della viabilità non creava particolari disagi al traffico tanto da poterla renderla definitiva. E i dati riportati ieri dall’assessore Dagnino sembrano fugare anche i dubbi di chi lamentava che i test fossero stati fatti con il sole estivo e non con la pioggia invernale che tradizionalmente congestiona la circolazione.
L’opportunità della pedonalizzazione di via Vallechiara è tornata a far discutere ieri in Consiglio comunale soprattutto in seguito ad alcuni articoli della stampa cittadina che davano voce al malcontento degli automobilisti, da un lato, che si sentono penalizzati dall’allungamento del percorso e di alcuni commercianti, dall’altro, che si sentono tagliati fuori dalla circolazione (un concetto, in realtà, difficile da comprendere dato che anche prima della pedonalizzazione lo stretto collegamento stradale non consentiva certo la sosta delle vetture per fare shopping).
«Non tutti i commercianti chiedono al Comune di tornare indietro – ha detto nel suo intervento la consigliera di Lista Doria, Clizia Nicolella, tra le principali fautrici della pedonalizzazione – perché sono ben consapevoli che, quando era aperta al traffico, via Vallechiara si trasformava in una sorta di camera a gas nelle ore di punta a causa dei veicoli fermi in coda al semaforo e con il motore acceso. Anche negli orari più tranquilli la situazione era pericolosa perché il semaforo verde in fondo alla via invitava gli automobilisti ad accelerare aumentando il rischio per i pedoni sullo stretto marciapiede. La pedonalizzazione di via Vallechiara si inserisce perfettamente nelle linee programmatiche dell’amministrazione ed è un ottimo esempio da tenere presente in altre zone della città che devono essere sottoposte a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per la messa in sicurezza di passaggi pedonali particolarmente delicati».
La consigliera di Lista Doria ha addirittura rilanciato: «Questo intervento ha costituito un enorme beneficio per il quartiere, in termini di fruibilità e di sicurezza soprattutto per i bambini e ragazzi che entrano ed escono dalle scuole. Ci piacerebbe vedere realizzata una riqualificazione più completa della zona che identifichi la pedonalizzazione anche dal punto di vista dell’architettura urbana. Penso, ad esempio, a un’ottimizzazione dell’illuminazione e a una risistemazione del manto stradale».
Un’idea che piace anche all’assessore Dagnino ma che ha il solito grande ostacolo: i soldi. «Al momento gli strumenti con cui è stata delimitata l’area pedonale sono da considerare provvisori: era però necessario creare una barriera evidente in modo che gli automobilisti non potessero sbagliarsi. Sicuramente ora dobbiamo cercare un po’ di soldi per poter abbellire il nuovo percorso anche dal punto di vista estetico. Sono, invece, piuttosto dubbiosa sull’eliminazione dei marciapiedi e il loro livellamento al piano strada: certo, potremmo togliere il cemento dalla corsia centrale e sostituirlo con un bel selciato, ma non livellerei tutto in modo che, in caso di future emergenze, il percorso possa essere riaperto anche alle vetture».
Ma se è vero che via Vallechiara non può salire sul banco degli imputati, come si spiegano, allora, le sempre infinite code in una zona cruciale del traffico cittadino, soprattutto nelle ore di punta. «La colpa – ammette l’assessore Dagnino – è del doppio attraversamento di via delle Fontane che rallenta notevolmente il traffico perché costituisce una sorta di flusso continuo di pedoni. E una parte dei problemi credo vada addossata anche alla rotonda di piazza dell’Annunziata: personalmente non sono una grande sostenitrice delle rotonde soprattutto in zone così strette e critiche per la mobilità urbana. Infine, non dobbiamo dimenticare che la zona è stata ultimamente interessata da un intervento di Iren nel sottosuolo piuttosto invasivo. Resta comunque il fatto che la mobilità di questo nodo cruciale per la città abbia bisogno di qualche ritocco».
Quali provvedimenti potrebbe prendere l’amministrazione per agevolare il traffico veicolare? «Facciamo tante Commissioni inutili – ha commentato il capogruppo Pdl Lilli Lauro – forse sarebbe il caso di convocarne una per decidere a tavolino come risolvere una volta per tutte questo nodo cruciale per il centro città». Sempre che una soluzione ci sia, oltre a quella di lasciare l’auto a casa.
Simone D’Ambrosio