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Prà, Fascia di Rispetto: non ci sono i soldi per smaltire l’amianto

Interrogazione in Consiglio Comunale sulla questione del progetto Por per la riqualificazione della Fascia di Rispetto: la situazione appare ancora nebulosa


10 Ottobre 2012Notizie

Quartiere di PràIeri pomeriggio in Consiglio Comunale si è parlato anche dei problemi che riguardano la realizzazione del Por di Prà per la riqualificazione della Fascia di Rispetto. Si parla della presenza di amianto, di errori progettuali, di fondi europei che potrebbero svanire se non si corregge in tempo l’intera operazione. Ben 4 consiglieri – Salvatore Caratozzolo e Paolo Gozzi (Pd), Lilli Lauro (Pdl), Antonio Bruno (Fds) – sono intervenuti con un’unica interrogazione a risposta immediata per chiedere conto alla Giunta sullo stato dell’arte del progetto.

Chiamato nuovamente in causa l’assessore Crivello ha affermato: «In parte il percorso è stato avviato dalla giunta precedente ed alcuni interventi (riqualificazione Piazza Sciesa, parcheggi d’interscambio, approdo Nave Bus, ecc. ) sono già stati realizzati ma c’è ancora molta strada da fare». Poi in merito alla questione amianto ha aggiunto «Quando l’amministrazione comunale comprò il sedime ferroviario nelle analisi consegnate non risultavano rifiuti speciali pericolosi. Dunque non era necessario eseguire altre verifiche».

Ma quando è arrivato il momento di preparare l’area di cantiere le analisi sono state fatte e – nonostante alcuni risultati contradditori – la presenza di amianto è stata confermata. Adesso il Comune dovrà sostenere dei costi significativi per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti che lo stesso Crivello ammette essere «oggi insostenibili».

Per quanto riguarda gli errori nel progetto «è subentrata una richiesta di Iren che chiede la completa sostituzione delle tubature dell’acquedotto», precisa Crivello. Un intervento assai salato per le casse comunali che dovranno sobbarcarsi le spese per le opere civili. «La Giunta non ha intenzione di perdere il finanziamento – ha concluso Crivello – ci impegniamo insieme a Municipio, Consorzio Prà viva e cittadini affinchè siano apportate le opportune modifiche al progetto e si possano aprire i cantieri al più presto».

Peccato però che non sia stata spesa una sola parola sulla tempistica prevista, visto che i tempi stringono ed i finanziamenti europei potrebbero saltare. E non è stato fatto alcun cenno neppure sulle presunte responsabilità: sia in merito all’inquinamento ambientale dovuto all’amianto sia per quanto riguarda gli estensori del progetto.

Matteo Quadrone 
[foto di Daniele Orlandi]


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